Recensione film Amore ed altri rimedi: una trama in cui l'erotismo elimina le diversità

Cinema / Recensione - 18 February 2011 19:26

Il film di Edward Zwick che ha fatto discutere per le scene di nudo di Anne Hathaway, arriva nella puritana Italia

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L'erotismo allinea i corpi pur divisi da una diversità fisica. È questo il senso del film diretto da Edward Zwick e interpretato da Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway.

Se è vero che la Hathaway è stata criticata per come espone il suo sesso in questo film, con seni e vaghezze hot di cosce, c'è da dire che il motivo è legato ad un modo di agire del personaggio - Maggie Murdock - che malata di Parkinson cerca nella espressione fisica un modo per realizzarsi. E questo modo può avvenire solo con il sesso, sfrenato proprio con un uomo che per lavoro vende il rimedio per la sofferenza fisica, ossia un farmaco che – rivale del Prozac – favorisce la tranquillità.

C'è un sostrato del David Cronenberg di Crash in questo film di Zwick che colpisce per come i corpi si avvicinano più dei pensieri, per come si destreggiano tra le lenzuola con tanto di rapporti orlai poi filmati, quasi a riprendere il gesto dell'avvicinamento dei fluidi. E Zwick già da Attacco al potere (1998) affronta sempre i tema dell'alterità che sconvolge la normalità: nel film del 1998 erano gli attentati terroristici, qui è la malattia di Parkinson.

E c'è da dire che un simile assunto narrativo avrebbe potuto offrire una prosecuzione più dirompente delle vicende dei due personaggi. Quasi tragica. Ma l'happy end hollywoodiano non poteva mancare, anche se poi Maggie – una languida Hathaway – riesce a trovare la serenità solo con il compagno – un impenitente Gyllenhaal - che sarà capace di starle vicino nella malattia.

Un film strambo, da vedere che comunque non lascerà indifferenti per commistione dei generi.

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