Maraviglioso Boccaccio recensione film, Paolo e Vittorio Taviani riscoprono il Decameron

Cinema / Recensione - 26 February 2015 09:00

Maraviglioso Boccaccio, Paolo e Vittorio Taviani dirigono un cast numeroso composto da Lello Arena, Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Vittoria Puccini, Carolina Crescentini, Kim Rossi Stuart, Jasm

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Film Causeway - video

Maraviglioso Boccaccio film scritto e diretto da Paolo Taviani e Vittorio Taviani (Kaos, Cesare deve morire), liberamente ispirato al Decameron di Giovanni Boccaccio.

Maraviglioso Boccaccio trama. Nella Firenze trecentesca colpita dalla peste vivono dieci giovani, tre ragazzi e sette fanciulle, che decidono di rifugiarsi in campagna per dimenticare gli orrori che stanno accadendo nel loro paese natale. Per passare il tempo e distrarsi, decidono di raccontarsi una novella a testa ogni giorno; brevi storie drammatiche o argute, erotiche o grottesche, che però hanno un minimo comune denominatore: l’amore e le sue sfumature. Verranno quindi rappresentate cinque novelle con protagonisti: Gentile Carisendi e la rediviva Catalina, il matto Calandrino, Ghismunda e Tancredi, Federigo degli Alberighi e il suo falcone, la badessa peccaminosa.

Maraviglioso Boccaccio recensione. Seguendo il nuovo filone del cinema italiano avviato con il Leopardi de “Il giovane favoloso” di Mario Martone, i fratelli Taviani riscoprono uno degli autori più rilevanti della letteratura italiana: Giovanni Boccaccio. L’idea dei registi è quella di attualizzare gli argomenti delle novelle, paragonando la peste vera e propria con quella metaforica che assilla i giovani d’oggi, prendendo dai cento racconti dell’opera originale, solo quelli che sarebbero stati funzionali al loro intento. Grazie all’aiuto di un approfondito studio sulla fotografia, i colori risultano parte integrante dell’opera, creando atmosfere sia cupe e tragiche, che buffe e leggere. Di ugual peso la scelta delle ambientazioni, infatti tutta la pellicola è stata interamente girata tra la Toscana e il Lazio, riproponendo così sul grande schermo alcuni dei più affascinanti paesaggi del Bel Paese. Nel 1971 Pier Paolo Pasolini affrontò anch’egli il Decameron, ma la sua poetica verteva principalmente su eros e corporeità; temi toccati anche nel Maraviglioso Boccaccio, ma affiancati da storie d’amore, vendetta, inganno, cattiveria e speranza, ed illustrati in un tono maggiormente teatrale. Nel cast d’eccezione a cui è affidata la trasposizione delle novelle, spicca su tutti l’interpretazione di Kim Rossi Stuart nel ruolo di Calandrino, scemo del paese con una doppia personalità, a tratti docile, a tratti crudele.

Maraviglioso Boccaccio cast. La coppia Gentile Carisendi e Catalina è impersonata da Riccardo Scamarcio (Un ragazzo d’oro) e Vittoria Puccini (Tutta colpa di Freud), mentre Tancredi e Ghismunda sono rispettivamente Lello Arena (La scuola più bella del mondo) e Kasia Smutniak (Allacciate le cinture). Kim Rossi Stuart (Questione di cuore) veste i panni dello sciocco Calandrino, Paola Cortellisi (Scusate se esisto!) e Carolina Crescentini (Fratelli unici) interpretano badessa e suora in un convento. Josafat Vagni (Arance e martello) e Jasmine Trinca (Miele) compaiono invece nell’episodio di Federigo degli Alberighi.

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