Italiano Medio recensione film, Maccio Capatonda approda sul grande schermo
Cinema / Recensione - 29 January 2015 13:00
Italiano Medio, Maccio Capatonda trasforma in film i trailer non sense che lo hanno reso celebre in televisione, avvalendosi della collaborazione dei fedelissimi Herbert Ballerina, Ivo Avido, Rupert S
Italiano Medio film diretto da Marcello Macchia (alias Maccio Capatonda), prodotto da Medusa Film e Lotus Production.
Italiano Medio trama. Giulio Verme è un ambientalista convinto, oltre i limiti del maniacale, che però nella vita non riesce ad ottenere niente di quello che vorrebbe; così all’età di quarant’anni si ritrova a lavorare in un centro di smistamento rifiuti, privato delle sue speranze. Oramai depresso non riesce a venire a capo di questa situazione, e anche con la fidanzata Franca si comporta in maniera riprovevole e pesante. L’incontro con l’agguerrita e stramba associazione ambientalista dei “Mobbasta”, lo convince a combattere contro la distruzione di un parco cittadino, che dovrebbe lasciare spazio ad un complesso di residenze; ma anche questo tentativo si rivela un fallimento. Un giorno capita casualmente davanti alla sua porta Alfonzo, vecchio compagno di scuola che possiede il rimedio a tutti i suoi problemi: una pastiglia che gli permette di usare il 2% del suo cervello anziché il 20%, come narra la leggenda. La trasformazione di Giulio è radicale, diventa egoista e ribelle, pensa solo alle donne e a divertirsi. Così arriva a distruggere lui stesso, con una ruspa, a distruggere il parco che prima voleva salvare. Finito l’effetto della pillola torna in sé e vede ciò che è successo, disperandosi; eppure questo gesto ha attirato l’attenzione sul parco, e tanta gente ora vuole salvarlo. Giulio ha capito che essere come un italiano medio potrebbe portargli dei vantaggi, decide quindi di prendere altre pastiglie, cambiando completamente la sua vita.
Italiano Medio recensione. La carriera di Maccio Capatonda inizia con i famosi trailer comici che vanno in onda durante le puntate di “Mai dire..” condotti dalla Gialappa’s; da quel momento diviene un fenomeno virale sulla rete, ottenendo qualcosa come 15 milioni di visualizzazioni. Nel 2012 esce nella prima puntata di “Ma anche no” su La7 il trailer “Italiano Medio” che dopo tre anni si trasforma in film. La caratteristica di questa pellicola è un’irriverente umorismo non sense, dominato da battute sorprendenti e giochi di parole; non una vera e propria commedia, ma un’opera satirica sopra le righe sulla società odierna, sui suoi vizi e passioni scadenti, come quella per i reality show (in questo caso per un certo MasterVip) o per l’abbordaggio da discoteca. Giulio Verme in una società simile non può trovare spazio, perciò solo una volta assunta la pillola ed essere diventato un emerito idiota riesce a integrarsi con il mondo, fino a diventare un vero e proprio idolo. Domina incontrastato il politically incorrect, e ciò fa felici tutti coloro che si ritrovano nauseati dal solito lieto fine tipico delle commedie romantiche all’italiana, che qualche volta vorrebbe vedere qualcosa di assolutamente sbagliato sullo schermo. Maccio si fa carico di questo desiderio, e rompe tutte le barriere del moralismo: il nuovo Giulio sta bene con il suo 2%, e non ha la minima intenzione di privarsi del suo benessere. E le risate scorrono durante la proiezione, perché la realtà caricaturale è così vicina a noi che a volte arriva a coincidere con essa, mettendo in luce tutti i nostri punti deboli, ai quali però non abbiamo alcuna voglia di rinunciare.
Italiano Medio cast. Marcello Macchia (all’esordio cinematografico), alias Maccio Capatonda, interpreta Giulio Verme; Luigi Luciano (Che bella giornata), alias Herbert Ballerina, impersona Alfonzo; mente Franco Mari, in arte Rupert Sciamenna, è il magnate Cartelloni, colui che vuole costruire il complesso edilizio.
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