Il grande quaderno, un film di Janos Szasz racconta l'orrore della guerra
Cinema / Recensione - 26 August 2015 07:30
La recensione del film: Il grande quaderno, l'orrore della guerra attraverso gli occhi di due fratellini.
Trama: Il grande quaderno è una storia ambientata in Ungheria durante la seconda guerra mondiale. Una giovane coppia decide di abbandonare i propri figli gemelli alla madre di lei per evitargli gli orrori della guerra. L'anziana donna vive infatti nell'ultima casa della città, in un luogo isolato e quasi inaccessibile. La madre gli promette che sarebbe tornata a prenderli e il padre regala loro un quaderno in cui annotare tutto cio che succede loro. Il tempo passa e i ragazzi vivono con quasta donna ostile nei loro confronti ma a poco a poco perdono la loro umanità e diventano come lei, disumani. La guerra li trasforma completamente. Anche quando la madre torna da loro a prenderli, loro non vogliono andar via, sono astiosi l'hanno con tutti e con tutto, persino con i loro genitori.
Recensione: Il grande quaderno è un film che mostra come la guerra può trasformare anche le anime più sensibili in esseri disumani. I bambini sicuramente nutrono rancore per i genitori che li hanno abbandonati ma la cosa che si nota è come loro si lasciano andare a questa ostilità perdendo gradualmente ogni sentimento di umanità. Compiono gradualmete gesti sempre più cruenti e per certi aspetti il film risulta esageratamente macabro. I ragazzi perdono ogni tipo di affetto sino a dividersi addirittura tra di loro dopo essere rimasti completamente soli: muore la madre, il padre, la nonna e loro non mostrano nessun sentimento che li leghi alla famiglia. Sicuramente l'orrore della guerra li spinge ad una sorta di sopravvivenza in cui la parola d'ordine è resistenza fisica e psicologica al dolore che li conduce ad una sorta di esistenza da automi, e questo è sicuramente impressionante trattandosi di bambini. Film esageratamente rude e violento.
Regia: La macchina da presa segue i personaggi da vicino mostrandoci tutte le loro azioni dettagliatamente. Le scene si alternano in interni ed esterni e la fotografia ci mostra esattamente i personaggi nei loro ambienti.
Il romanzo:Il film Il grande quaderno è tratto da un romanzo di Agota Kristòf autrice di un libro pubblicato nel 1986 e dal titolo omonimo. E' la violenza della guerra che non lascia scampo, ad adulti e bambini, è la crudeltà dell'uomo che spinge altri uomini a gesti incomprensibili. Il film lascia con il fiato sospeso dall'inizio alla fine e tende a trasmettere allo spettatore uno stato d'animo esageratamente cupo.
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