Heart of the Sea – Le Origini di Moby Dick, Ron Howard racconta la storia della balena bianca che ispirò Melville
Cinema / Recensione - 03 December 2015 13:00
Heart of the Sea – Le Origini di Moby Dick, il premio Oscar Ron Howard porta sul grande schermo la storia vera della baleniera Essex, il cui disastro marittimo ed incontro con una enorme balena bianca
Heart of the Sea – Le Origini di Moby Dick (In the Heart of the Sea) film diretto da Ron Howard ("A Beautiful Mind", "Rush”), sceneggiato da Charles Leavitt. La pellicola è un adattamento del romanzo "Nel cuore dell'oceano - La vera storia della baleniera Essex" ("In the Heart of the Sea: The tragedy of the whaleship Essex”), scritto da Nathaniel Philbrick nel 2000.
Trama. Nel 1820 la baleniera Essex parte dal New England con a capo il comandante Pollard (Benjamin Walker) e il primo ufficiale Chase (Chris Hemsworth), alla ricerca dell’olio di balena, una delle sostanze più preziose dell’epoca. Tra i due sorgono subito diverse tensioni, che devono però essere appianate quando accade qualcosa di incredibile: un’enorme balena bianca li attacca e fa affondare la loro nave. Dopo il naufragio, divisi in tre minuscole scialuppe, in molti non ce la faranno, ma tra quelli fortunati ci sarà anche Thomas Nickerson, allora soltanto un ragazzino (Tom Holland), ma che da uomo maturo (Brendan Gleeson) trent’anni dopo racconterà l’esperienza vissuta allo scrittore Herman Melville (Ben Whishaw).
Recensione. La sfida tra uomo e il mare ha rappresentato fin dall’antichità uno dei temi più ricorrenti nella letteratura, uno scontro impari dove è impossibile che il secondo ne esca sconfitto. Figuriamoci poi se alla forza della natura ci aggiungiamo una balena bianca gigantesca, un demone acquatico che distrugge imbarcazioni e uccide chiunque cerchi di affrontarla; un animale carico di simboli, un essere con caratteristiche umane, carico di rancore e voglia di vendetta che desidera solo la fine dei suoi avversari. Un dio dell’oceano dunque, proprio come Poseidone: viene subito alla mente infatti una somiglianza tra il primo ufficiale Chase e Ulisse, analogia che sarà trasportata successivamente anche al capitano Achab in Moby Dick. Uomini pieni d’ambizioni, avidità e curiosità, destinati ad un’inevitabile fallimento, ovvero quello di perdere l’intero equipaggio (o quasi). E Ron Howard in questo film si concentra molto, come in tutti i suoi lavori, sull’analisi introspettiva dei personaggi, uomini risoluti che perdono le loro convinzioni durante il viaggio, che si modellano e rinascono. Questa è una pellicola d’avventura destinata ad un vasto pubblico, non a caso si può visionare anche nella versione 3D, ma che in ogni caso decide di non scadere nei cliché del genere (ovvero, non aspettatevi un film come "Lo Squalo”), mantenendo una buona dose di profondità ed un certo realismo.
Trasposizioni del classico. Moby Dick di Herman Melville è stato portato al cinema per ben cinque volte, a partire dal primo adattamento di Lloyd Bacon nel 1930, e per due volte invece ne hanno fatto una miniserie tv. Ma famosi riferimenti sono stati fatti anche in cartoni animati (Pagemaster - L'avventura meravigliosa), canzoni (la più famosa probabilmente è quella dei Led Zeppelin), ma anche fumetti e videogiochi. Probabilmente proprio per questo motivo la produzione di Heart of the Sea ha deciso di non rifarsi direttamente al classico della letteratura americana, ma di raccontarne la base storica, ottenendo quello che può essere considerato una specie di spin-off.
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