Ghost Giant, recensione videogame per PS VR
Una fiaba interattiva in realtà virtuale

Ghost Giant è il videogioco sviluppato da Zoink! in esclusiva per PlayStation VR, una fiaba tanto delicata quanto emozionante, dalle tinte colorate e allegre ma che nasconde un cuore a tratti struggente, avvolto da un velo di tristezza e solitudine. Il titolo è un’avventura pensata esplicitamente per la realtà virtuale, con scenari separati, come piccoli presepi di cartapesta, dove risolvere enigmi e puzzle ambientali, in un piacevole equilibrio tra aspetto visivo, narrativo e ludico.
UN’ANIMA GIGANTEGhost Giant nasconde un’indole delicata, sospesa tra amicizia e senso di abbandono, sconforto e speranza, dove la mano di un gigante invisibile accompagna il piccolo Luis, bambino che vive in una fattoria al lambire del bosco. Le difficoltà economiche e la crescente depressione della madre instillano nel giovane ragazzino un senso di tristezza, che trova conforto solo nell’inaspettata, e inizialmente spaventosa, comparsa di un gigante, uno spirito che come d’incanto nasce dalle lacrime di Luis. L’incipit del titolo, già toccante e commovente, esula quindi dal delicato intreccio di colori e costruzioni di carta di cui il gioco si compone e che, a primo impatto, potrebbe far pensare ad un’opera per bambini. Ghost Giant è invece una fiaba dai connotati profondi, mai banali, che cerca di sviscerare nella forma più intima e pura il rapporto di un bambino, la sua anima e la sua vita, con quella del giocatore, dato che siamo proprio noi ad impersonare il gigante, in un’eterea presenza all’interno del gioco.
Schede
L’aspetto visivo, molto piacevole e variopinto, disegna piccole scene separate tra loro, come un diorama osservato dall’alto, dagli occhi di un gigante che controlla e analizza la scena dalla distanza. Tra animali dai connotati umani, costruzioni con cui interagire e scrutare avvicinandoci, il gioco scorre senza grossi ostacoli, grazie ad enigmi e situazioni ambientali semplici e che mai rappresentano una sfida al giocatore. La progressione è quindi lineare, come sfogliare un libro di favole, ammaliante, curioso, sognante. Il senso di sorpresa è dettato da una bellissima direzione artistica, con scenografie estremamente curate e dai tratti delicati, mentre una colonna sonora dai toni classici ci culla nel nostro viaggio. Aiutare Luis durante la sua avventura, muovendo le mani virtuali del Gigante tramite i PlayStation Move, è un’opera tanto semplice quanto gratificante, precisa nei movimenti e nella risposta ai comandi. Sfogliare i livelli di Ghost Giant sarà tuttavia un compito sin troppo veloce, per una durata complessiva di appena tre ore, una longevità molto ridotta, anche paragonata al prezzo di lancio di 24,99 euro sullo store digitale di PS4.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti

Recensione serie tv The Walking Dead: Daryl Dixon
Scopri The Walking Dead: Daryl Dixon

Le Chiavi del Cosmo: in uscita nelle librerie il nuovo thriller di Glenn Cooper
Glenn Cooper trasforma storia e archeologia in avventura e riflessione in un viaggio tra Europa e Asia

Recensione film Downton Abbey: Il gran finale, il culmine dell'acclamata saga
Scopri la recensione dell'ultimo capitolo di Downton Abbey, diretto da Simon Curtis con Hugh Bonneville,

Recensione film Ri gua zhong tian The Sun Rises on Us All di Cai Shangjun
In concorso a Venezia 82

Grido Fatale di Angela Marsons: Un thriller psicologico sospeso tra tensione e inquietudine
Torna la detetive Kim Stone alle prese con un serial Killer in una storia torbida e appassionante

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Scarlet
Regia di Mamoru Hosoda

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Elisa
Di Leonardo Di Costanzo con Barbara Ronchi e Valeria Golino

Mostra del cinema di Venezia: recensione In the Hand of Dante
Regia di Julian Schnabel con Gal Gadot