Call of Duty: Modern Warfare Remastered, recensione videogame per PS4
Games / Recensione - 04 July 2017 14:00
Call of Duty: Modern Warfare Remastered è la versione restaurata del capolavoro di Activison, uscito nel 2007, una perfetta riedizione del miglior sparatutto dell'ultima generazione
Call of Duty: Modern Warfare Remastered è la riedizione del videogioco che ha segnato la precedente generazione di sparatutto, il titolo che ha permesso alla serie Call of Duty di raggiungere ed affascinare milioni di videogiocatori. Il ritmo dell’azione unito ad una narrativa estremamente curata, tra personaggi e missioni iconiche, hanno convinto Activison a riproporre una versione rimasterizzata per PS4 e Xbox One, con un salto tecnico che la avvicina alla recenti produzioni anche dal punto di vista grafico. Il pacchetto iniziale comprendeva la Legacy Edition, una Collection che univa l’esperienza di Modern Warfare all’ultimo uscito Infinite Warfare. Dal 27 giugno, Activison ha deciso di pubblicare singolarmente anche la riedizione, disponibile ora in versione digitale su PS4.
La trama di Call of Duty: Modern Warfare Remastered rappresentò, per l’epoca, una sensibile novità in termini di background narrativo, con il passaggio dalla Seconda Guerra Mondiale a campi di battaglie recenti, che tutt’oggi rappresentano uno spaccato della realtà politica e sociale quotidiana. L’organizzazione terroristica contro cui ci scontreremo è formata da fondamentalisti islamici e una fazione di ultra-nazionalisti russi, intenti a rovesciare gli equilibri in medio-oriente e appropriarsi di testate nucleari. I diversi luoghi attraverso cui viene raccontata la storia vedono la presenza di personaggi rimasti nel cuore degli appassionati alla serie, primo su tutti il sergente Soap MacTavish, del Reggimento SAS britannico, insieme alle parallele operazioni effettuate dai Marines degli Stati Uniti, nel ruolo del sergente Paul Jackson. La trama riserva colpi di scena e situazioni assolutamente uniche, tra vecchi ricordi nella zona abbandonata di Chernobyl ed intrecci geo-politici che porteranno a conseguenze disastrose.
Il gameplay di Call of Duty: Modern Warfare Remastered è la perfetta incarnazione, semplice e cruda, di tutti gli sparatutto in prima persona, un precursore per quanto riguarda meccaniche e strutture, a cui si sono ispirate, poi, le produzione seguenti. L’indole da classico sparatutto in prima persona si unisce a gadget tecnologici dell’epoca attuale, da usare sia nelle situazioni più complicate e dense di nemici, che per aggirare l’avversario, in missioni come quella di Prypiat, divenute iconiche per suspence e tensione. L’approccio stealth è relegato alle missioni di recupero e in compagnia del nostro team, mentre gran parte dell’esperienza si basa su un approccio diretto e deciso verso l’obiettivo.
La grafica di Call of Duty: Modern Warfare Remastered rappresenta un ottimo lavoro di restyling visivo, con una rinnovata definizione e il lavoro pressoché totale su personaggi, illuminazione e scenari di gioco. Le ambientazioni mantengono il loro fascino, e la coesistenza di storie parallele permette una variazione in termini di location, tra nemici e connotati geo-politici differenti. Il passo in avanti rispetto all’edizione originale è evidente, e il risultato avvicina MW alle recenti produzioni su console, pur mantendone, inevitabilmente, i difetti e le rughe accumulate nel tempo. La fluidità dell’azione si mantiene costante e intoccabile, ancorata ai 60 fps, uno standard che nel campo negli FPS rimane, ancora oggi, quasi solo esclusiva della serie di Call of Duty.
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