Cake recensione film, la sofferenza ha il volto di Jennifer Aniston
Cinema / Recensione - 07 May 2015 13:00
Cake, esce nelle sale il film drammatico che ha regalato a Hollywood una Jennifer Aniston inedita. Daniel Barnz racconta una storia di fragilità e dolore di una donna che, dopo aver tentato il
Cake film diretto da Daniel Barnz, sceneggiato da Patrick Tobin, e presentato in anteprima al Toronto International Film Festival l'8 settembre 2014.
Cake trama. Claire Bennett è una donna di mezza età tormentata dalla sofferenza, sia fisica che mentale. È passato ormai un anno da quando ha tentato il suicidio, e ora vive in una situazione di continuo dolore, a cui riesce a porre rimedio solo attraverso forti medicinali, spesso usati in eccesso. Il suo disagio interiore invece lo esprime attraverso un carattere rude e scontroso, tanto che in poco tempo è riuscita a mandare via di casa il marito e a farsi buttar fuori dal gruppo di recupero che seguiva. L’unica persona che riesce a starle vicino è la governante Silvana, che si occupa di lei in tutto e per tutto, pur disprezzando i suoi eccessi e scortesie. Qualcosa però si smuove nell’animo di Claire dopo il suicidio di Nina, ragazza che frequentava i suoi stessi incontri di sostegno; inizia a porsi quesiti sulla morte della donna, finché un giorno bussa alla porta di Roy, il vedovo di Nina, e i due iniziano a frequentarsi ed aiutarsi reciprocamente. Da questo momento si scorge qualche barlume di miglioramento.
Cake recensione. Scrollarsi di dosso lo stereotipo che ti perseguita da anni non è semplice, quando lo spettatore è abituato ad associare il tuo nome a una determinato marchio (e solo quello), difficilmente si riuscirà a far cambiare idea. Poi se il tuo passato si chiama “Friends”, condito da anni di sole commedie, allora tutto può risultare ancora più complesso. Ma non per Jennifer Aniston, che compie un mezzo miracolo, ed in una sola - intensa - interpretazione, riesce a lasciarsi alle spalle i fantasmi del passato. L’attrice si fa carico di tutto il dolore e il mal de vivre della protagonista, il suo volto si ricopre di cicatrici, l’atteggiamento è arrogante e l’umore sempre pessimo: questa cinica e burbera versione colpisce subito, e affonda i suoi colpi con decisione. Senza ombra di dubbio si rende capace della migliore interpretazione della sua vita, meritevole forse di una candidatura all’Oscar nell’edizione appena trascorsa, sicuramente più di altre finaliste. Tanto merito va dato anche alla coppia Barnz-Tobin, creatori di un dramma commovente e vero, in grado di resistere alla tentazione di rifugiarsi nella semplicità di un love affaire risolutore (inizialmente ipotizzabile tra la Aniston e Sam Worthington), ma che invece mantiene la propria dignità stilistica. L’amore c’è e si fa sentire, nella sua forma più tenera, incarnato perfettamente nella figura della governante, con il suo istinto materno incondizionato e la determinazione di chi conosce il mondo. Sì, perché il tema del suicidio è molto spinoso, scavare a fondo nell’animo delle persone può risultare controproducente; fino a che punto siamo disposti ad esporci? Solitamente non molto davanti ad uno schermo. Eppure questa pellicola, alternando bastone e carota, si insinua nei nostri pensieri e ci permettere di riflettere in piena tranquillità. Questo grazie a discorsi semplici e immediati, ma soprattutto ad una comicità leggermente sadica che sorprende e diverte, allentando la tensione emotiva dello spettatore e lasciandogli cogliere anche le più piccole sfumature del film. Claire ha tentato di uccidersi, è sfigurata, non riesce a rapportarsi con nessuno, passa il tempo a impasticcarsi e bere, ciò nondimeno si può scorgere in lei la bellezza, una sorta di poesia nel suo stare sempre supina a causa del dolore, guardando il cielo in cerca di una qualche risposta.
Cake cast. Jennifer Aniston (Come ammazzare il capo 2, Due cuori e una provetta) interpreta Claire, mentre Sam Worthington (Drift - Cavalca l’onda, Avatar) impersona il povero vedovo Roy. Adriana Barraza (famosa per il suo ruolo in Babel) veste i panni della governante Silvana. Anna Kendrick (in questi giorni nelle sale italiane con Into the Woods) è la rediviva Nina, che appare a Claire come fantasma. Piccolo cammeo anche per William H. Macy (Fargo, Magnolia).
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