Birdman recensione film, Michael Keaton cerca di scordare i supereroi

Cinema / Recensione - 05 February 2015 13:00

Birdman, Alejandro Iñárritu dirige Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Emma Stone e Naomi Watts in una black comedy intensa e innovativa, tra piani sequenza e una recitazio

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Film Anything’s Possible - video

Birdman (o l’imprevedibile virtù dell’ignoranza) film diretto da Alejandro Iñárritu (BabelAmores Perros), e sceneggiato insieme a Nicolás GiacoboneAlexander Dinelaris e Armando Bo.

Birdman trama. Riggan Thomson è un attore la cui carriera si trova oramai un una fase di declino, dopo aver ottenuto un fragoroso successo negli anni ’80 con un film su un supereroe alato di nome: Birdman. Ora è alle prese con l’allestimento di una pièce teatrale molto ambiziosa a Broadway che dovrebbe servire per rilanciarsi definitivamente nel mondo dello spettacolo e ritrovare un po’ di fiducia in se stesso. Mancano pochi giorni alla prima, quando uno dei protagonisti della commedia si ferisce accidentalmente e viene perciò sostituito in breve tempo da Mike Shiner. Quest’ultimo viene chiamato su suggerimento di Lesley, attrice co-protagonista, e Jake, produttore del film e amico di Riggan. Mike è un personaggio molto estroverso, che ha fama di essere un rompiscatole esibizionista, ma che piace al pubblico e gode del consenso della critica. A complicare la situazione si aggiunge la presenza della figlia di Riggan, Sam, ragazza molto problematica appena uscita da un centro di disintossicazione e ora assistente ufficiale del padre. La vicenda si sviluppa con un crescendo di situazioni al limite e paradossali, fino ad arrivare all’exploit finale con la prima.

Birdman Oscar 2015. Alejandro Iñárritu ottiene il massimo dei riconoscimenti con la sua ultima pellicola, presentata a settembre come film di apertura della 71ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Questa black comedy ha ottenuto infatti i consensi dall’Academy e la notte del 22 febbraio si presenterà all’appello con ben nove nomination agli Oscar (tra cui Miglior film e Miglior regia).

Birdman recensione. Un film imprevisto e imprevedibile, ma che si dimostra sicuramente come uno dei più riusciti dell’anno appena trascorso, sia sul piano tecnico, sia sul piano prettamente artistico e contenutistico. Ponendo brevemente l’attenzione sulle peculiarità d’autore, non si può non considerare un esteso (e magnifico) piano sequenza della durata pari ad almeno tre quarti dell’opera; in questo modo Iñárritu riesce a privarsi del montaggio (almeno apparentemente) e ad aggirarsi per l’ambiente scenico come una specie di spirito, capace di osservare l’azione da ogni punto di vista, ma anche di insinuarsi nell’anima dei singoli personaggi. Ci ritroviamo in una specie di danza in cui inseguiamo i protagonisti tra camerini, corridoi, quinte, palco, marciapiedi, bar: una sorta di pedinamento. Tutto ciò per porci di fronte al mutamento e alla fragilità del protagonista, interpretato da un rinnovato Michael Keaton, il quale si ritrova ad affrontare la natura effimera del mondo dello spettacolo e della popolarità, con il passare degli anni sempre più lampante: basta un video per avere 800 mila visualizzazioni, e basta un secondo per essere dimenticato. Ma ciò che cerca Riggan non sono “mi piace”, è una rivincita su se stesso e su quella voce nella testa (ovvero l’ombra di Birdman) che lo vorrebbe far desistere. Il suo percorso lo porterà a lasciar perdere la ricerca dell’ammirazione, il successo viene dall’auto-coscienza e dalla determinazione. Come afferma lo stesso regista: “Quando cerchi qualcosa, dai agli altri il potere di legittimarti, e quando lo ottieni ti accorgi che la gioia è provvisoria”. Una volta imparata questa lezione Riggan sarà in grado di… volare.

Birdman cast. Michael Keaton (nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista) interpreta Riggan, mentre Zach Galifianakis (Una notte da leoni, Candidato a sorpresa) impersona Jake, il produttore. Edward Norton (nomination agli Oscar come Miglior attore non protagonista) interpreta il folle Mike Shiner, Emma Stone (nomination agli Oscar come Miglior attrice non protagonista) è Sam, la figlia di Riggan, mentre Naomi Watts (St. Vincent, Diana - La storia segreta di Lady D) veste i panni di Lesley.

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