Recensione film Vicini del terzo tipo, Ben Stiller improbabile vigilantes a caccia di alieni
Ben Stiller, Vince Vaughn e Jonah Hill, ormai autentiche star del genere commedia si confrontano con il tema degli alieni ma anche con la voglia di avventura dovuta ad una vita piuttosto routinaria
Vicini del terzo tipo è una commedia nella quale gli alieni invasori vengono presentati come il cattivo di turno, contro i quali gli sconclusionati abitanti di una cittadina americana dovranno opporre la loro resistenza.
Evan (Ben Stiller), Bob (Vince Vaughn), Franklin (Jonah Hill) e Jamarcus (Richard Ayoade) sono quattro amici che abitano in una apparentemente tranquilla cittadina. Per spezzare la monotonia della loro esistenza decidono di costituire il gruppo dei vigilantes. Gli amici divertiti dalla loro nuova occupazione, a volte messi in ridicolo dall'inconsistenza della minaccia, scopriranno che alcuni abitanti della loro amata città sono degli alieni e si ritroveranno a dover sventare un invasione che minaccia la pace dell'intero Pianeta.
Il tema dell'alieno ha letteralmente invaso sia il cinema che la televisione ed stato affrontato in modo pacifico o meno. Da ultimo abbiamo potuto scorgere il pacifico ed irriverente Paul, moderna rappresentazione del più profondo e lontano ET. Nella commedia fantasy Mars Attacks del 1996 gli alieni venivano presentati come distruttori senza pietà, la violenza veniva scaturita dal volo di una colomba. Ma anche nelle serie televisive imperversano gli extraterrestri. Nel 2009 è ripartita la saga dei Visitors dove la conquista della Terra ha assunto una tematica politica, di conquista del potere e della condivisione mediante l'inganno.
Vicini del terzo tipo propone degli improbabili guerrieri della notte che si improvvisano vigilantes per sfuggire alla routine delle loro vite e si ritrovano nel mezzo di un problema estremamente ambito dal mondo letterario e da quello hollywoodiano: loro sono tra noi. Tuttavia questo suggestivo film contiene anche un'intima metafora, svelata da una trama sottile nascosta dietro al surreale. La noia come spinta per evadere e fare qualcosa di avventuroso, di esporsi anche al ridicolo pur di riuscire a sentirsi vivi, salvo poi essere proiettati in una realtà dai risvolti imprevedibili.
Akiva Schaffer direttamente dal Saturday Night Live realizza, alla regia, una commedia dalla trama semplice a tratti divertente, senza tuttavia pretesa di eccellere. I protagonisti si esprimo in ruoli che conoscono bene, amalgamandosi con i personaggi e con la trama, sono perfettamente a loro agio in una narrazione che rende allo spettatore il gusto di alcune spassose battute. I personaggi sono ben caratterizzati e tutti con un motivo per essere insoddisfatti, dai problemi con la famiglia alle aspettative incompiute. Gli alieni con le loro tracce melmose ed i loro disegni egemoni, sembrano essere giunti al momento giusto. I quattro amici non aspettavano altro che la loro occasione per dimostrare il loro valore, così quello che sembrava uno svago finisce per diventare una vera e propria missione di salvataggio.
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