Wonder, Julia Roberts madre determinata in un film contro la discriminazione

Cinema / Drama / News - 29 October 2016 08:00

In arrivo nelle sale americane il 7 aprile 2017, la pellicola si propone come nuova rivisitazione del tema della diversità, da sempre molto caro al cinema. Vedremo se "Wonder" avr&agr

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Wonder” è il nuovo film con Julia Roberts, in cui vedremo l’attrice confrontarsi con il giovanissimo Jacob Tremblay, attore-prodigio che l’anno scorso, soli 9 anni, ha conquistato il pubblico e la critica recitando a fianco di Brie Larson nell’acclamato dramma “Room”. Tratta dall’omonimo libro di R.J. Palacio, la pellicola racconta la storia di Auggie Pullman, un bambino nato con una grave deformità al viso che lo ha costretto a passare la sua breve vita passando da un ospedale all’altro. Con l’aiuto di sua madre, Isabel (Julia Roberts), e di suo padre, Nate (Owen Wilson), il piccolo Auggie ce la metterà tutta per ambientarsi in una nuova scuola e dimostrare ai suoi compagni che, al di là dell’aspetto esteriore, è solo un bambino come tutti gli altri. La sua storia diventerà lo spunto per far capire che la vera bellezza va oltre tutte le apparenze.

Alla regia di “Wonder” troviamo Stephen Chbosky, già autore di “Noi siamo infinito”, qui al lavoro su una sceneggiatura di Jack Thorne e Steve Conrad. Todd Lieberman e David Hoberman producono a nome della Mandeville Films banner, mentre la Lionsgate si è occupata della vendita del film al Festival di Cannes. “'Wonder' è un film che parla di famiglia, di amicizia, di amore, ma soprattutto dell’importanza di essere gentili in ogni fase della vita”, ha dichiarato Chbosky in un’intervista. Ha anche aggiunto di aver scelto Julia Roberts e Jacob Tremblay per i ruoli principali non solo per il loro talento, ma anche perché entrambi sono “delle persone fantastiche” anche quando non sono davanti alla cinepresa. “Devi avere i piedi a terra per volare così in alto”, ha spiegato il regista.

“Wonder” è tratto dall’omonimo libro scritto da R.J. Palacio (pseudonimo dell’autrice Raquel Jaramillo), opera che al momento ha venduto oltre 2 milioni di copie. Dal 2012, anno della pubblicazione, il libro compare regolarmente nella classifica dei best-seller compilata dal New York Times. “Wonder” inoltre si è aggiudicato importanti riconoscimenti nell’ambito della letteratura per bambini, tra cui la Carnegie Medal e lo UKLA Book Award. Palacio ha dichiarato che la canzone “Wonder” di Natalie Merchant è stata per lei una grande fonte di ispirazione in fase di scrittura.

“Wonder”, seppure con toni più adatti a un pubblico giovane, si prefigge lo scopo di rivisitare il tema della deformità, argomento affrontato al cinema fin dagli albori di questa arte. Il primo esempio eccellente è senza dubbio “Freaks” di Tod Browning, pellicola del 1932 ambientata nel mondo del circo e considerata uno dei più grandi cult movie di sempre, nonché un classico del genere macabro. Dagli anni ‘30 ad oggi, sono tanti i film che mettono al centro della loro riflessione personaggi orribilmente deformi, e per questo ostracizzati dalla società. Basti ricordare “Elephant Man” di David Lynch, “L’uomo senza volto” di Mel Gibson, “Darkman” di Sam Raimi, oppure “Edward mani di forbice” di Tim Burton. Perfino la Disney ha voluto dire la sua in merito con “Il gobbo di Notre Dame”, ovviamente ispirandosi al quasi omonimo romanzo di Victor Hugo.

In generale, il cinema è pieno di personaggi menomati o mutilati, anche quando il film non ruota necessariamente intorno al tema della deformità: si veda, ad esempio, “V for Vendetta”. Il personaggio deforme diventa un modo per mettere la società benpensante davanti alle proprie ipocrisie, e per dimostrare come anche delle persone apparentemente “rispettabili” possano de-umanizzare e quindi disprezzare coloro che non si conformano alla loro idea preconcetta di “normalità” e “accettabilità”.

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