Venezia 73. Intervista esclusiva a Amy Adams, 'i film di fantascienza come Arrival aprono molte prospettive'
Cinema / News - 01 September 2016 18:15
Mauxa ha intervistato in esclusiva Amy Adams e Jeremy Renner, protagonisti del film "Arrival" presentato al Festival del Cinema di Venezia
Abbiamo intervistato in esclusiva Amy Adams e Jeremy Renner, che al Festival di Venezia presentano "Arrival", il film di Denis Villeneuve in Concorso.
La pellicola racconta di misteriose astronavi che atterrano in vari punti del pianeta, cosicché la squadra speciale, diretta dalla linguista Louise Banks si riunisce per studiare la situazione.
D. Amy, il tema del film può rappresentare anche un monito?
Amy Adams. Il film racconta anche che dal passato non si é imparato nulla.
D. La collaborazione tra i personaggi del film sembra essere risolutiva.
Jeremy Renner. Una delle letture del film è collegata con il fatto che solo le emozioni riescono a renderci uniti. Quello che ci divide alla fine è anche ciò che ci unisce. Alla fine del film ero turbato, per alcune rappresentazioni che faceva della realtà. Poi rivendendolo l'ho compreso.
D. Quali sono i vostri film di fantascienza preferiti?
J.R. Non credo molto nelle categorie dei 'preferiti'.
A.A. A me piacciono invece film di generi diversi, e per motivi differenti. La propensione alla fantascienza mi è giunta da bambina, così quando mi hanno proposto il film ho detto: "ci sto". I film di fantascienza aprono molte prospettive, molte possibilità.
D. Nel film un aspetto importante lo occupa la memoria. Cosa ne pensate?
A.A. Una volta una persona mi disse che il déjà-vu è un modo che indica il fatto che si sta seguendo un percorso di vita, che si stanno percorrendo i giusti binari.
J.R. Il déjà-vu mi fa comprendere quanta parte consapevole ci sia in me, quante cose che non noto.
D. Il rapporto con il regista Denis Villeneuve com'è stato?
R. Denis dà un'importanza estrema all.inquadratura e al dettaglio. Per lui il fotogramma deve trasmettere emotività .
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