NCIS 14, il personaggio di Leroy Jethro Gibbs tra eroismo e debolezze

Tv / News - 01 September 2016 18:00

CBS pronta a lanciare la quattordicesima stagione di NCIS, con protagonista sempre il carismatico personaggio Leroy Jethro Gibbs. Ecco le sue caratteristiche principali, tra pregi e difetti.

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Leroy Jethro Gibbs è un affascinate e carismatico personaggio della serie tv poliziesca Naval Criminal Investigative Service, nota semplicemente come NCIS - Unità Anticrimine, trasmessa dal 2003 dal network CBS e andata in onda per tredici stagioni. Lo scorso 9 febbraio è stata celebrata la 300° puntata. NCIS 14, confermassimo, andrà in onda in autunno.

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Anima e cuore di NCIS è senza dubbio l’agente speciale Leroy Jethro Gibbs, interpretato fin dalla prima stagione dall’attore statunitense Mark Thomas Harmon (Assassini nati - Natural Born Killers), nato il 2 settembre 1951. Delineare i tratti, sia positivi che negativi, che hanno reso famoso questo personaggio significa ripercorrere la storia e le vicende di una delle serie tv più amate d’America, il cui successo è fondato in gran parte sul carisma di Gibbs. E, come spesso accadde in ogni buona sceneggiatura, se i personaggi sono centrati il plot difficilmente delude.

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Come’è stato costruito un personaggio così magnetico? Showrunner e produzione, fin da subito, hanno tratteggiato delle caratteristiche ben precise. Leroy Jethro Gibbs è un investigatore capo dell'NCIS. E’ un leader forte, inflessibile, molto preparato e deciso ed in passato è stato cecchino nel corpo dei Marines degli Stati Uniti. Riesce a risolvere i casi grazie alla sua esperienza ed è oltretutto abilissimo nel gestire i suoi uomini nel migliore dei modi, per disinnescare i pericoli che si accendono nella città di Washington.

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Un duro, insomma, costruito sul modello degli eroi hollywoodiani autentici, quelli che risolvono problematiche spesso critiche grazie alle loro capacità. Non un caso che, lungo le tredici affascinanti stagioni, Gibbs sia stato “autore” di un vero e proprio prontuario con le sue ormai celeberrime regole, nelle quali viene spiegato come gestire un team e come fronteggiare i più temibili criminali della capitale degli Stati Uniti. In tutto sono 50 regole - 51 ad essere precisi, poichè l’ultima viene scritta da Gibbs nella puntata finale della settimana stagione - e spaziano da “Mai tenere insieme i possibili colpevoli”, “Non chiedere mai scusa, è segno di debolezza”, “Se qualcuno pensa di avere il braccio più forte, rompiglielo”, “Mai e poi mai dare fastidio a Gibbs durante un interrogatorio”, “Se fai un casino, devi rimediare”. Regole da imparare a memoria, a meno che non vogliate finire infilzati dal suo sguardo severo.

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Se il nostro eroe è insomma forte e risoluto, questo non significa che non abbia dei lati oscuri o delle debolezze, che lo rendono più umano e misterioso. A parte il fatto che odia la tecnologia, fino al termine della season 3, in pratica, la sua vita privata risulta un vero mistero. Conseguenza del fatto che Gibbs è molto riservato e che non ama molto parlare di sé. Ad esclusione di Ducky (il coroner), che lo conosce bene e si rivolge a lui chiamandolo per nome, per tutti gli altri è “il capo”. Un capo che è solito richiamare i suoi subalterni, all’occorrenza, anche con degli scappellotti.

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Il suo lato più debole emerge in presenza degli affetti, dell’amore. Se è vero che Gibbs, sotto la sua scorza rude, è in realtà un uomo attento alla salute della sua squadra, la produzione ha lasciato che la sua sensibilità emergesse con la specialista forense Abigail "Abby" Sciuto, l'unica a ricevere i suoi innocenti baci.

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Ma Gibbs ha avuto sempre un rapporto tormentato con l’amore. Oltre ad innumerevole relazioni è stato sposato ben quattro volte: tre volte ha divorziato mentre una volta è rimasto vedovo di Shannon Fielding, madre di sua figlia Kelly, entrambe assassinate da uno spacciatore di droga, Pedro Hernandez, riuscito a fuggire in Messico per evitare il processo. Questo fatto segnerà una delle pagine più oscure per Gibbs, dal momento che, consumato dal desiderio di vendetta, il Nostro finirà per assassinare lo stesso Hernandez con un fucile da cecchino, vendicando così la sua famiglia. Una vendetta che costò a Gibbs una pesante inchiesta, da cui però è riucito ad uscire grazie all’aiuto del tenente Lara Macy che, considerando giustificata quell’azione, coprì Gibbs per i successivi venti anni.

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