Vasco Rossi, 'la rivoluzione siete voi' scrive ai fan incassando 26 milioni di euro
Daily / News - 19 July 2014 18:34
Vasco Rossi su Facebook scrive che "la rivoluzione siete voi", rivolgendosi ai fan. Con il suo tour Live Kom 2014 ha incassato 26 milioni di euro. Intanto è stato pubblicato un libro
Vasco Rossi su Facebook ringrazia i fan per essere accorsi al suo tour 2014, facendolo posizionare nei maggiori incassi musicali al mondo.
Live Kom 2014. Vasco Rossi nelle sette date del Live Kom 2014 tra lo Stadio Olimpico di Roma e lo Stadio san Siro di Milano ha incassato ventisei milioni di dollari: meglio di lui hanno fatto solo i Rolling Stones. con settantotto milioni di dollari ma ottenuti nelle dieci date del tour europeo. Rossi è il secondo cantante al mondo con il maggiore incasso nell’anno, secondo Billboard.
Vasco Rossi su Facebook. “Grazie degli striscioni. Grazie per i vostri occhi luminosi, grazie ai tecnici di palco - scrive Vasco Rossi sul profilo Facebook - ai facchini e ai rigger”. Non manca di ringraziare le luci che “hanno reso magico il palco”, chiosando con “la rivoluzione siete voi”.
Libro su Vasco Rossi. Un libro inusuale pubblicato di recente è “Amori. Poesie d'amore da Dante a Vasco Rossi”, di M. C. Cabani. Il volume ripercorre La storia della poesia d'amore con trenta componimenti di grandi poeti della letteratura italiana, da Petrarca a Boiardo, da Dante a Pascoli, Montale, Gozzano, Bertolucci fino appunto a Vasco Rossi. La poesia d'amore è considerata dell'inquietudine e della sofferenza, così come nel Novecento è rappresentata dai testi di Fabrizio De André, Mogol e Franco Califano.
La versione di Vasco. Un libro invece scritto da Vasco Rossi e giunto alla quinta edizione è “La versione di Vasco”, pubblicato nel 2011. “Mio padre era socialista e non essere schierato in quegli anni con i comunisti o i preti non pagava a Zocca - scrive il cantautore - Nella comune teatrale di Bologna ho scoperto Bakunin e gli anarchici. Non quelli che mettono le bombe, ma uomini migliori, liberi, talmente responsabili che non c'è più bisogno di uno Stato che ti detti le regole”.
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