The Accountant, il film spiazzante sulla contabilità di Gavin O'Connor
Cinema / Thriller / News - 07 October 2016 07:30
"The Accountant" è il film con Ben Affleck, Anna Kendrick e J.K. Simmons. Tratta un tema particolare come la contabilità.
The Accountant è il film in uscita nelle sale statunitensi più atteso nei prossimi giorni (uscirà il 14 ottombre), distribuito dalla Warner Bros. Il film è diretto da Gavin O’Connor, in Italia uscirà il 27 ottobre.
La trama segue Christian Wolff (Ben Affleck), matematico autistico che vive nel suo mondo composto di numeri. Ostico ai rapporti umani, lavora sotto copertura in uno studio di una piccola città di provincia, come contabile per alcune delle organizzazioni criminali. Ray King (J.K. Simmons) è il capo della divisione anti-crimine del Dipartimento del Tesoro, spinge Christian ad accettare un incarico presso una società di robotica: qui l’addetta alla contabilità Dana Cummings (Anna Kendrick) ha scoperto un ammanco nei conti di milioni di dollari. Christian comprende che ci sono state delle falsificazioni di documenti, e con questi dettagli aumentano anche il numero delle vittime.
Il film parte con un budget non elevato, di circa 40 milioni di dollari. L’attesa è tale che fa prevedere un ottimo incasso al botteghino, senza dover rifarsi a comic, sequel o supereroi. Tutto infatti nasce dalla sceneggiatura di Bill Dubuque ("The Judge") il quale afferma che la vita di un contabile appare abbastanza banale: “si pensa che per appropriarsi indebitamente di fondi si debba disporre di un team di commercialisti che possano determinare dove sta andando il denaro. Ma se sei un cartello della droga o di un boss mafioso, non è possibile farlo”. Così ha pensato ad un semplice matematico, e il fatto che fosse autistico ha dato efficacia al plot.
Bill Dubuque era un cacciatore di teste, con la passione per la sceneggiatura: lavorò allo script a tarda notte, quando il produttore Mark Williams gli chiese se avesse un’idea per un thriller finanziario incentrato su un ragioniere. La sua sceneggiatura era che nella Blacklist. E in ciò si immise Greg Silverman, presidente dello sviluppo creativo e la produzione in tutto il mondo per la Warner Bros. Pictures: ”La nostra ricerca di mercato ha dimostrato che ciò che il pubblico cercava era più film sui commercialisti”, ha scherzato.
La produttrice Lynette Howell Taylor ha infatti subito notato la potenzialità delle sfumature insiste tra i numeri: “Non avevo mai letto una sceneggiatura simile - ha detto - l'ho trovato del tutto imprevedibile. Leggendola ho avuto anche dei momenti di rantolo”.
Ben Affleck conferma che Christian Wolff da debole contabile giunge ad essere aggressivo, ed è ciò che più lo ha attratto: “veniamo a scoprire che lui in realtà ha una sorta di secondo lavoro, lui non è ciò se sembra. Da una parte è un ragazzo molto capace nella matematica, dall’altra deve conciliare il suo passato”.
Quando si accorse che manca del denaro, entra in scena Anna Kendrick: “è stata una delle mia attrice preferite”. Grazie a lei si evidenzia la dualità dei personaggi: “essere multiforme è ormai un dato di fatto, tanto che Chris si scopre che è capace di tante cose”.
Il regista Gavin O’Connor ha infatti ammirato proprio la robustezza della sceneggiatura, diversa da quelle lette finora. “Ho subito amato questo ragazzo, Chris. Lentamente il puzzle della sua vita si ricompone. Penso che sia rinfrescante andare a vedere un film e i primi 10 minuti non sapere cosa sta avvenendo”.
Nel film non manca l’umorismo, tanto che in alcuni momenti - come quello dell’entrata nell’appartamento di Dana - si vira verso la commedia. Infatti Dana Cummings nella scena in cui è in pericolo, afferra i fondelli del gas e li getta contro l’assalitore, si chiude nel bagno, l’uomo entra e Chris lo blocca ironizzando.
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