Silicon Valley: torna la seconda stagione dei programmatori californiani
Silicon Valley: tornano i programmatori più timidi e geniali del paradiso informatico californiano
Silicon Valley: Prendete il luogo dell’informatica per antonomasia, la Silicon Valley, aggiungete cinque nerd, di quelli geniali e profondamente introversi e impacciati, una idea, di quelle brillanti, di quelle capaci di cambiare il corso della propria vita ed ecco la ricetta della serie targata HBO giunta alla sua seconda stagione. La serie non sembra essere la risposta alla divertentissima The Big bang theory, quanto piuttosto uno spaccato di vita di cinque giovani nerd catapultati in un mondo completamente diverso, quello della finanza, delle multinazionali tecnologiche, quello che conta e che muove un giro d’affari dal volume impensabile e sull’incapacità di questi di gestire il boom del successo. Molto lontano dal tipo di ironia alla Big bang theory, Silicon Valley predilige dialoghi più ironici, più arguti, in generale più maturi.
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Silicon Valley trama: la serie si sviluppa intorno alla vita di cinque programmatori che lavorano in un incubatore gestito da Erlich Bachman che gli fornisce i mezzi e un luogo di lavoro in cambio del 10% dei loro progetti. Tra loro, Richard il quale lavora al Pied Piper, una piattaforma musicale costruita allo scopo di aiutare i musicisti a capire se le loro canzoni siano riproduzioni o plagi. In realtà la Pied Piper nasconde un complesso algoritmo di compressione di file che può essere applicato a ogni altro file che è la vera scoperta della vita del giovane informatico. Richard deve decidere se vendere la sua idea accettando un’offerta di 10 milioni di dollari per il suo lavoro, oppure proseguire la sua strada, fondando una società con un finanziamento di 200 mila dollari finanziamento fornito da un ex informatico che aspira di quotarsi in borsa e finanzia con il 5% sul suo progetto. Richard sceglie la seconda strada e con i suoi amici decide di tentare di realizzare il loro sogno. A modo loro
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Silicon Valley seconda stagione: successo di pubblico, anche se non entusiasmante e buonissima critica hanno spinto i produttori a produrre una seconda serie. La HBO forse sperava in un successo più travolgente ma come tutte le serie anche la Silicon ha bisogno di tempo per crearsi i suoi fedeli. D'altronde la firma della serie ad opera di Mike Judge, creatore di prodotti considerati politicamente scorretti, sagace e arguto, non permette uno scontato seguito. La serie è in parte ispirata alle esperienze dello stesso Judge come ingegnere negli anni’80. La prima stagione è stata trasmessa in prima visione su Hbo lo scorso anno nel mese di aprile e ieri è stata mandata in onda la prima puntata della seconda stagione. Un cast giovane e brillante ha lavorato con ironia e bravura, facendo la differenza al confronto di altre serie. Motivo in più per seguire Silicon Valley.
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