Serie tv 1992, nel sequel è stata confermata Tea Falco
Tv / News - 29 April 2015 10:20
Il serial 1992 trova grande riscontro nel pubblico che lo premia con ascolti da record: pronto il sequel 1993
Serie tv 1992. Nonostante le critche e le valutazioni negative, gli ascolti hanno seguito una strada divergente: gli ultimi due episodi del serial 1992 andati in onda il 21 aprile hanno totalizzato ben 443.211 spettatori medi (con una crescita del 20 per cento rispetto alle puntate della scorsa settimana e una permanenza del 72 per cento). La serie tv dedicata agli anni di Tangentopoli, ideata da Stefano Accorsi, (protagonista principale), e trasmessa da Sky, piace al pubblico italiano che, dopo Romanzo Criminale, In Treatment e Gomorra, si crea un’idea più lucida di quello che accadeva nel nostro Paese e viene a galla la realtà che si respirava in Italia 23 anni fa. I numeri positivi dell’audience hanno fatto sì che i produttori mettessero mando alla hanno prosecuzione di quest’avventura. Ed ecco che Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo si sono messi all’opera scrivendo il secondo capitolo, ovvero 1993, e rifletteno su quello successivo (1994) che dunque chiuderà la trilogia.
\r\nL’intero cast è stato già confermato. Accorsi, nei panni di Leonardo Notte, è affiancato da Domenico Diele (Luca Pastore), Alessandro Roja (Rocco Venturi), Tea Falco (Bibi Mainaghi), Miriam Leone (Veronica Castello) e Guido Caprino (Pietro Bosco). L’attrice Tea Falco è stata presa di mira da più fronti dalla critica per modo in cui parla il suo personaggio (Mainaghi, la figlia capricciosa e viziosa di un potente imprenditore finito in galera per truffe varie).
\r\nLa povera Tea non ha scampo alle opinioni negative ed è perfino nata su Facebook la pagina Tea Falco che hai detto? che ha superato quota diecimila iscritti. Ha difendere la ragazza ha provveduto sua madre, la quale si è scagliata in particolare contro un collaboratore de Il Fatto quotidiano. La Falco inoltre ha avuto la geniale idea di postare su Facebook un breve video in cui, con la sigaretta fra le labbra e cappellino, si prende in giro da sola: “non ho detto acciughe, ho detto accendino. Dai, ti arrandi così??“.
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