Se mi lasci non vale al cinema, Serena Autieri e Tosca D'Aquino alle prese con gli ex
Cinema / News - 21 January 2016 15:15
Se mi lasci non vale con Vincenzo Salemme, Paolo Calabresi, Serena Autieri, Tosca D'Aquino, Carlo Buccirosso e la partecipazione di Carlo Giuffré: dalla trama alle due nuove clip.
In uscita al cinema oggi, giovedì 21 gennaio, il nuovo film di Vincenzo Salemme, “Se mi lasci non vale”. Protagonisti della divertente commedia sono Vincenzo (Salemme) e Paolo (Calabresi), scaricati dalle rispettive fidanzate, Sara (Serena Autieri) e Federica (Tosca D'Aquino).
Tra cuori infranti ci si riconosce a prima vista: succede anche ai neo single che finiscono per condividere le pene d'amore davanti a una mesta birretta in un locale trendy. Come voltare pagina? L'idea balza a Vincenzo, rivolgere alle ex lo stesso trattamento. E così Vincenzo si calerà nel ruolo di un facoltoso industriale per fare breccia nel cuore manageriale di Federica, mentre Paolo dovrà districarsi tra succulenti menù vegani - capitanato da bacche, foglie e radici - e dettagli romantici per suscitare l'interesse di Sara. A completezza del piano, Vincenzo si accorda con Alberto (Carlo Buccirosso) - attore teatrale, nonché acclamata Spiga d'oro come Miglior figurante del cinema italiano - per interpretare il suo autista tuttofare. Se alla messinscena si aggiungono gli equivoci insiti nella natura delle relazioni umane, la risata è servita. Perchè in fondo, lo siamo un po' tutti: protagonisti nel nostro “reality” quotidiano e comparse nell'itinerante palcoscenico della vita.
La sceneggiatura porta la firma di Salemme, Paolo Genovese e Martino Coli. Il regista spiega che “Se mi lasci non vale” nasce nel segno di due prime volte nella sua carriera: un soggetto altrui (Genovese e Coli) e un approccio al racconto cinematografico diverso: “Per la prima volta (forse anche in un altro mio precedente film: "sms", ci avevo provato), ho cercato di rappresentare la vicenda mantenendo un tono narrativo molto naturale, senza estremismi nella recitazione pur non rinunciando alla comicità. Il film si prestava molto a questo stile più realistico perché tratta due temi, l'amicizia e l'amore, che per loro stessa natura devono essere credibili. Il pubblico in sala deve potersi riconoscere nei personaggi della storia perché solo così si crea quell'empatia necessaria alla riuscita del film. Sono contento del lavoro svolto. Il racconto procede in modo semplice e leggero e lo spettatore può seguire l'intreccio della vicenda riconoscendosi via via nelle divertenti strategie da commedia brillante che i vari personaggi del film mettono in atto per raggiungere i loro scopi”.
Colonna sonora. Alle musiche originali di Antonio Boccia, si aggiungono l'emozionante “Che male c'è” di Pino Daniele e “La Primavera” dall'opera di Vivaldi “Le quattro stagioni”.
Due sono le nuove clip pubblicate da Warner Bros.: “Che te ne pare” (clicca qui) e “Pure il mio ristorante preferito” (clicca qui).
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