Romilda Bollati di Saint Pierre, arrivederci alla testimone dell'editoria ultimo amore di Cesare Pavese

Comics / News - 25 April 2014 08:31

Si è spenta all'età di ottantadue anni la musa di Pavese sorella di Giulio. Una vera signora che ha dedicato la propria esistenza alla cultura come protagonista dell'imprenditorialit&agr

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Film Tetris - video

Romilda Bollati. È morta a Torino un'autentica signora della cultura; quella Romilda Bollati che, con i suoi ottantadue anni d'età, ha attraversato degnamente un'epoca colma densa di fermenti culturali. Ella è stata testimone del mondo dell'editoria, vivendone con rimpianto la progressiva fine della stagione d'oro e la dipartita dei maggiori marchi dal capoluogo piemontese.

Saint Pierre. Non apparteneva ad una famiglia qualunque Romilda, ma ai Bollati di Saint Pierre che dettero i natali anche al fratello Giulio, intellettuale ed editore figura di spicco dello scenario colto italiano del ventesimo secolo. Suo fratello, scomparso nel 1996, è rimasto famoso non solo per aver ricoperto ruoli primari all'interno di case editrici, ma anche per aver scritto un saggio sulla coscienza nazionale e studi letterari riguardanti Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi.

Editoria. Romilda Bollati è stata protagonista discreta dell'imprenditorialità torinese. Da giovane frequentò l'azienda Einaudi, dove Giulio era impiegato dal 1949. Sposatasi con l'industriale Attilio Turati, alla morte del marito ebbe in eredità la guida della Carpano e Baratti, la storica ditta del Punt e Mes.

Ultimo amore. Proprio a Romilda Bollati Cesare Pavese dedicò i suoi ultimi messaggi sentimentali: due lettere e due biglietti amorosi. Uno dei quali, fra l'altro, scritto dall'Hotel Roma di Torino, all'interno del quale l'autore di tante opere indimenticate si congedò dal mondo nel mese di agosto del 1950.

Cesare Pavese. Il Pavese chiamava Pierina Romilda Bollati, mutuando simile soprannome dal cognome per intero della famiglia della donna. Lo scrittore s'innamorò perdutamente di lei, ch'era dotata di grande avvenenza fisica e, nel complesso, d'incredibile fascino.

© Riproduzione riservata



Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon