Romics 2016: incontro con lo storyboard artist de 'Il trono di spade', per un'animazione lontana dall'Italia

Comics / News - 09 April 2016 11:49

Al Romics abbiamo incontrato lo storyboard artist de "Il trono di spade" che ha raccontato la sua esperienza. Christian de Vita ha parlato della esperienza dell'animazione, mentre il diretto

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Film Dogman

Il Romics 2016, che si svolge alla Fiera di Roma fino al 10 aprile ha ospitato William Simpson, leader storyboard artist della serie tv “Il Trono di Spade” (“Game of Thrones”). Con lui c’erano Christian de Vita, storyboard artist italiano di film come “Frankenweenie” di Tim Burton, Frédéric Cros, direttore del Polo Image Magelis di Angoulême, nella regione Poitou-Charentes della Francia e la direttrice artistica del Comics Sabrina Perucca.


William Simpson racconta di come sia stato catapultato nel mondo dello storyboard. “Stavo camminando per una strada a Londra e un produttore aveva visto una mia lavoro per un film 3D. Mi chiese se volevo fare lo storyboard artist. Non l'avevo mai fatto, ho preso la sceneggiatura e sono tornato in Irlanda e ho iniziato a disegnare. Era una film con un budget basso, neanche dovevo parlare con il regista. Sono andato sul set, mi hanno offerto una birra e ho capito che era più divertente che disegnare solo fumetti”.

Christian de Vita, originario di Roma e poi trasferito a Londra espone anche la facilità di trovare lavoro all’estero come animatore o storyboard artist: “Nel 1991 sono partito per imparare inglese, in un giorno ho trovato lavoro. Da storyboard artista sono poi diventato regista: dalla visione della sceneggiatura si passa alla realizzazione in movimento. Mi piace molto vedere il prodotto finale”.

Christian ha da poco terminato di lavorare alla serie animata Disney “PJ Masks”, destinata ad un pubblico di bambini in età pre-scolare: “Sono personaggi educati”, dice Christian. La serie è stratta dai libri per ragazzi “Les Pyjamasques” dell’autore francese Romuald Racioppo.

William ribadisce che il lavoro di storyboard artist passa dalla confusione alla solitudine: “Lavoro con un cast enorme in “Il trono di spade’, poi mi rinchiudo dentro una stanza e lavoro da solo per settimane intere. Parlando con il regista si comprende come debba essere l'angolazione, ma poi si procede da soli. In ‘Il trono di spade’ ci sono cinque registi diversi. Dipende anche da quanti processi in CGI vanno a finire in una determinata scena”.

Il CGI è la creazioni di immagini generate al computer, anche nel campo della computer grafica 3D per la resa degli effetti speciali digitali nei film, in televisione, spot commerciali e videogiochi.

“Ad esempio in una sequenza durante la quale John Snow deve salire un muro di ghiaccio, ho ridotto quei personaggi per poi farli salire sulla superficie - dice William - Al regista è piaciuto talmente tanto che ha detto: ‘giriamo così".

Christian de Vita conferma che nel lavoro di animazione il processo è diverso: “Dobbiamo attenerci alla storia. Lo storyboard è un modo di visualizzare la storia, la quale deve essere rispettata”.

Lavorare nell'animazione. Frédéric Cros, direttore del Polo Image Magelis di Angoulême espone quanto la piccola località francese sia divenuta il punto di riferimento per l’animazione, il fumetto e i videogiochi.”Abbiamo un campo di formazione, Magelis dove ci sono molti talenti italiani, anche se poi voi ci rubate i giocatori di calcio (ride). Ad Angoulême, situata vicino a Bordeax si può sia studiare che lavorare. C'è un cluster di scuole dedicato ai giochi, fumetti, animazione video, nata nel 1997 da una volontà politica locale. Ci sono sette istituti, è il primo luogo dedicato all'animazione, alla creazione di immagini disegnate in movimento. Qui si tiene un festival, dove abbiamo accolto la regione Lazio”.

Frédéric è lapidario: “Magelis deve creare economia. Abbiamo creato un campus grande dove si lavora nel fumetto, con eventi internazionali”.

Il Polo di Magelis ha 90 strutture specializzate nella produzione di immagini, dando impiego più di 1000 lavoratori.

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