Recensione Saga #6 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples, un inno alla diversità
Comics / News - 06 July 2016 10:00
Esce "Saga #6", il pluripremiato bestseller nato dallo straordinario sodalizio artistico di Brian K. Vaughan con Fiona Staples per Image Comics.
Image Comics rinnova l'appuntamento per l'atteso sesto volume di “Saga”, in uscita il 29 luglio negli Stati Uniti - mentre nelle fumetterie italiane arriverà il 21 luglio per BAO Publishing.
Tutto è iniziato nel marzo di quattro anni fa con l'eccezionale debutto del comics creato da Brian K. Vaughan e Fiona Staples che ha saputo mantenere deste le aspettative di milioni di lettori.
La trama del pluripremiato fumetto ha come protagonisti Alana, fante dell'esercito di Landfall e incaricata alla sorveglianza di un campo di prigionia, e Marko, il soldato prigioniero. Lei viene dal tecnologico pianeta Landfall, lui dal regno magico del satellite Wreath: appartengono a due mondi in guerra da sempre, ma s'innamorano e danno alla luce Hazel. La piccola, le ali sul dorso ereditate dalla madre e le corna di ariete del padre, è una creatura ibrida che rappresenta la peggiore minaccia per l'ordine costituito.
A questo punto, Alana e Marko sono costretti a fuggire dalle rispettive patrie verso nuovi mondi possibili.
In "Saga #6" incontriamo Hazel affrontare una nuova fase della propria vita, l'asilo. La bambina si trova nel centro di detenzione di Landfall, insiema alla nonna paterna Klara e “zia” Lexis. Nel frattempo, i genitori sono sulle sue tracce.
I colpi di scena saranno accompagnati dal ritorno di personaggi già conosciuti (la “foca” Ghüs; la babysitter fantasma unita all'anima di Hazel; il cacciatore di taglie Il Volere; il Principe Robot IV, ora declassato a Sir; i reporter gay Upsher e Doff) e da due curiose, nuove creature partorite dal genio di Fiona Staples: il wreathiano transgender Petrichor e Ms Noreen, l'adorabile maestra di Hazel.
Nella narrazione torna il punto di vista di Hazel che commenta in retrospettiva gli eventi: la sua saggezza risuona come un eco, umoristico e a tratti malinconico, capace di ancòrare l'epopea sci-fi alla dimensione mitologica.
Attraverso le vicende di una famiglia diversa, l'ormai ribattezzata "space opera sentimentale" di Vaughan e Staples s'interroga sui grandi temi universali lungo i valori sovversivi combattuti dalle società distopiche: l'amore, nei suoi sinonimi e derivati, che si rivela il più potente strumento di ribellione sociale.
La sceneggiatura di Brian K. Vaughan pone l'accento sull'importanza e il rispetto della diversità.
L'invito a non subire l'omologazione spetta a una disarmante Hazel: “Because death is fucking predictable... but life has science experiments and free time and surprise naps and who knows what comes next?”.
Anche "Saga #6" si conclude con un cliffhanger di assoluto impatto dramaturgico.
Fin dall'inizio della serie, Fiona Staples ci ha sorpresi con cambi di registri che determinano gli stupefacenti scenari futuristici popolati da nature aliene, anche stralunate, ma uniche e irripetibili.
In questo nuovo volume di sei storie, le tavole approfondiscono le emozioni vissute dai protagonisti grazie a un magistrale lavoro sulle espressioni facciali. Ritorna la bellezza degli scenari illustrati, in cui ogni dettaglio sublima il contesto.
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