Recensione film Till Death

Till Death è un’opera che affronta sia il tema del revenge movie (la vendetta organizzata dalla protagonista contro i suoi assassini) sia - e soprattutto - quello del survival (dove il personaggio principale deve sopravvivere a una seri di avversità di natura fisica), un sottogenere dei film d’avventura, di solito ambientati in un contesto contemporaneo.

Per quanto riguarda la storia questa è solo parzialmente ispirata alla trama al romanzo e al film omonimo, ne riprende lo spunto inziale per poi seguire una propria strada e soprattutto procedere con un ritmo decisamente più veloce.

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La trama di Till Death

Emma (Megan Fox) è una donna infelicemente sposata con Mark (Eoin Macken), un avvocato penalista, uomo freddo e autoritario, che in passato l’ha difesa in un processo contro Bobby Rey (Callan Mulvey), uno stolker nonché potenziale assassino.

Dopo aver posto fine alla sua relazione con Tom (Aml Ameen), un dipendente dell’azienda del marito, Emma va a cenare con Mark per celebrare il loro anniversario di matrimonio. Terminata la cena, lui la porta in una casa isolata vicino al lago, un luogo dove avevano trascorso dei periodi felici. Quella sera Mark si scusa per il suo comportamento passato e trascorrono una notte d’amore insieme.

La mattina seguente, quando Emma si sveglia scopre che il marito l’ha ammanettata a lui. Come risposta alla sua richiesta di spiegazioni, Mark si suicida sparandosi un colpo di pistola alla testa. Scioccata da un gesto estremo ed irrazionale, Emma scopre che tentativo di liberarsi del cadavere del marito è inutile, perché in casa non esistono oggetti in grado di tagliare le manette, e la villa è completamente isolata, il telefono di casa e il cellulare non funzionano, cose l’automobile priva di benzina. Mark ha provveduto a sabotare ogni possibile strumento e mezzo di salvezza.

Megan Fox

Alcune ore dopo la raggiunge Tom, il quale afferma di aver ricevuto un suo messaggio, ma Emma gli spiega che è stato suo marito a contattarlo, sospetta della loro relazione, ma non è l’unico inaspettato visitatore della villa: un furgone si sta avvicinando alla casa…

I molti punti di forza di Till Death

Storia ricca di sorprese, dai ritmi serrati, incalzanti, Scott Dale, al suo debutto alla regia, ha saputo creare un clima opprimente, ricorrendo a un sapiente impiego dei colori, e suspense attraverso la musica e l'utilizzo della luce.

Megan Fox si è perfettamente dimostrata all’altezza del ruolo, interpretando Emma, una donna che in passato ha subito grandi sofferenze e vive tuttora una situazione di grande disagio, legato a un quadro familiare molto infelice. Inespressiva, sembra aver perso ogni capacità di reazione, tanto da fissare spesso il nulla, cieli e paesaggi spogli, dai colori smorti, un modo per esprimere la sua rassegnazione a un destino di tristezza senza fine. Una bellezza glaciale la sua pari ai sentimenti oramai freddi che prova nel suo cuore.

Eppure, è proprio la situazione senza via di uscita che la spinge a reagire, a trovare quelle risorse necessarie per reagire a un destino segnato. 

Per quanto riguarda il luogo, è stata scelta una casa già utilizzata per il film Last Blood, una villa che non doveva trovare in mezzo al bosco, un modo per rendere consapevoli personaggi di non avere un posto dove nascondersi; mentre per quanto riguarda la neve sono stati impiegati diversi trucchi scenografici, perché il film è stato girato d’estate.

Infine, una menzione speciale allo stunt-man che ha saputo vuoi interpretare il ruolo del cadavere di Mark in modo molto credibile senza muovere un solo muscolo durante le numerose e molto travagliate scene del film.

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