Recensione della serie tv 'The Last Tycoon' ispirata al romanzo di Scott Fitzgerald

Tv / News - 27 July 2017 15:17

"The Last Tycoon" è la nuova serie tv Amazon ispirata all'omonimo romanzo di Scott Fitzgerald, l'autore de "Il grande Gatsby". In una Hollywood reduce dalla Grande Depressio

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"The Last Tycoon" è una produzione targata Amazon davvero interessante soprattutto per lo spunto che prende dall'ultimo romanzo di Scott Fitzgerald, dal titolo omonimo, lasciato incompiuto dal grande scrittore ma completato e successivamente pubblicato dal suo amico Edmund Wilson. Siamo nella Hollywood cupa e lasciva del 1936, non più il tempio dei mostri sacri del cinema muto ma non ancora la corrida teatro delle star patinate alla Marilyn Monroe, immersa in un'atmosfera di convalescenza dalla Grande Depressione e con le nubi della seconda guerra mondiale già all'orizzonte. "The Last Tycoon" sarà disponibile da domani 28 luglio su Amazon Prime Video.

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In questo contesto assistiamo alla vita rampante di Monroe Stahr, giovane e piacente produttore di Hollywood impegnato a valorizzare la propria compagnia insieme al socio Pat Brady, ben più anziano e al quale è legato da un rapporto ambivalente di stima e rivalità. Ad una vita sociale piuttosto brillante, fa da contraltare una vita privata ricca di incontri sessuali ma intristita dal ricordo straziante della moglie Minna Davis, stella del cinema muto morta in circostanze oscure: Stahr vorrebbe realizzare un film sulla vita della consorte dal titolo "American Dream - the Minna Davis Story" ma a metterci lo zampino ci pensano gli emissari del Terzo Reich, giunti da Berlino per fare pressioni sulle case di produzione cinematografiche affinché modifichino i copioni eliminando i nomi ebrei.

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La prima puntata di questa nuova serie tv è davvero accattivante, vuoi per l'ambientazione dorata della Hollywood dei tempi che furono, vuoi per l'atmosfera in stile "ultimi giorni di Pompei" sullo sfondo di un conflitto sempre più vicino. Il conflitto interiore giovane Monroe Stahr, interpretato in modo più che efficace dal promettente Matt Bomer, emerge in tutta la sua dolorosa lacerazione: diviso fra il ricordo dell'adorata moglie Minna Davis e l'istinto di accompagnarsi a promettenti fanciulle, si ritrova conteso fra la commessa Kathleen e Cecelia Brady, figlia del suo socio prominente Pat. Se a ciò aggiungiamo il trauma del suicidio del proprio collaboratore Daclan Davis, incapace di accettare le pressioni degli emissari nazisti, e il fatto che Monroe intrattenga anche una relazione con la moglie di Pat, ben si comprende perché il protagonista sia tormentato.

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"L'ultimo Tycoon" è stato l'ultimo romanzo di Scott Fitzgerald, l'autore del capolavoro "Il grande Gatsby". Pubblicato postumo nel 1941, in italiano è noto con il titolo "Gli ultimi fuochi" ma nel 2012 è stato ripubblicato nel con un altro titolo, "L'amore dell'ultimo milionario". Considerato un classico romanzo a chiave, "The Last Tycoon" narra la storia del rampante Monroe Stahr il cui personaggio è ispirato al produttore Irving Thalberg, deceduto nel 1936. Il burbero socio Pat Brady è invece stato modellato sull'importante proprietario di studios Louis B. Mayer, morto nel 1957.

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