Monaco di Baviera Film Festival, intervista al direttore: ' coraggio e aria di sfida'
Cinema / Festival / News - 23 June 2016 12:53
Mauxa ha intervistato il direttore del Monaco di Baviera Film Festival: il festival è uno dei più importanti della Germania.
Il Film Festival di Monaco di Baviera s’inaugura ogginella città tedesca: nato nel 1981, si distingue per originalità coraggio nella scelta dei film presentati. Mauxa ha intervistato il direttore, Diana Iljine.
”Essendo il più grande festival di cinema estivo della Germania, abbiamo Premiere con circa 200 nuovi film provenienti da tutto il mondo - dice Diana - La line-up va da registi come Jodorowsky a Serra, Almodóvar, Schrader. Non mancano scoperte da paesi come Vanuatu o il Nepal, che sono per la prima volta nel nostro programma. Siamo al passo con i tempi, con numerosi film provenienti da paesi di lingua araba o un focus sul cinema dal Brasile per l'anno delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ma è anche un anno molto buono per il cinema tedesco”.
Un documentario interessante è “Show What You Love”: “Si tratta del resoconto sul gruppo di registi di Monaco che si sono incontrati nel 1960 a Schwabing. In un senso più ampio, il titolo rappresenta ciò che si muove nel panorama attuale, con esigenze di coraggio, aria di sfida. Tutti i film condividono questo senso della passione dei loro creatori. I film hanno un enorme impatto emotivo. Di fronte all'esplosione di immagini in movimento nel nostro mondo digitale, come Festival vogliamo rafforzare e sostenere le sale cinematografiche come luogo di incontro sociale, un luogo per incontrare il nuovo e l’imprevedibile”.
D. Diama ci saranno anche incontri con attori, registi?
R. “Sì, questo è un aspetto fondamentale. Invitiamo i registi dei film e anche attori e membri dello staff. Saranno presenti alle loro proiezioni per presentazioni e domande-risposte. È possibile acquistare i biglietti per tutti gli eventi e le proiezioni di Filmfest München, camminare sul tappeto rosso con i registi, parlare con loro al cinema. Ci saranno retrospettive su Bahman Ghobadi, Christian Petzold, con l’attrice di Hollywood Ellen Burstyn”.
Per la cinematografia italiana sono presenti otto film, da “Sangue del mio sangue” di Marco Bellocchio a “Fiore” di Claudio Giovannesi, “Bella e perduta” di Pietro Marcello è in competizione al Concorso CineVision per Best International Film. “S for per Stanley”, documentario su l'autista italiano di Stanley Kubrick: infine il regista Stefano Sollima e l’attrice Greta Scarano presenteranno “Suburra”.
Essendo Monaco un polo dell’industria cinematografica, al festival si consolidano anche partnership commerciali: “Un terzo dell'industria cinematografica tedesca ha sede a Monaco di Baviera. Il Festival diviene luogo d'incontro per i professionisti del cinema provenienti dalla Germania, Distribs, dalla Svizzera e Austria. Inoltre, negli ultimi anni abbiamo notando un crescente interesse da parte dei produttori nazionali e scout internazionali di venire a Monaco di Baviera per la connessione con l'industria tedesca e i creativi che vivono qui”.
Altre forme audiovisive vengono ospitate al Festival, ”come le serie televisive, focus su film e giochi, quest'anno includiamo una proiezione a 360 gradi: è grazie ai nostri partner tecnici che possiamo realizzare ciò”.
La cultura a Monaco di Baviera ha un ruolo importante, afferma Diana: “Abbiamo un ottimo quartiere dei musei di fama internazionale, tra cui la Pinacoteca, il top delle orchestre classiche. Il Festival Opera porta molte produzioni a Monaco di Baviera. Ci sono teatri e festival del libro, nonché il Dok.fest, il festival internazionale del documentario. L'anno scorso con il Museo Brandhorst abbiamo lavorato per ‘Yes!Yes!Yes – Warholmania in Munich”, che mostra il lavoro di Andy Warhol nel museo e nelle sale cinematografiche. Quest’anno il regista Jan Bonny presenta ‘Rheingold’, con schizzi filmici nella Haus der Kunst”.
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