La strada verso casa di Fabio Volo, il mestiere di replicare bestseller
Comics / News - 07 November 2013 13:00
In tour per la presentazione del nuovo romanzo, Fabio Volo mette a segno l\'ennesimo successo letterario: uscito lo scorso 22 ottobre, La strada verso casa è in testa alla classifica dei libri più ven
La strada verso casa (Mondadori), settimo romanzo di Fabio Volo, si conferma un bestseller in poco più di due settimane dall\'uscita in libreria. Un successo prevedibile, con un numero di copie vendute - sulle trentamila - destinato a moltiplicarsi. Un evento letterario, in grado di entusiasmare un esercito di ammiratori e sorprendere i detrattori.
In Fenomenologia di Fabio Volo divo del “terzo tipo”, articolo di Letizia Tortello pubblicato dalla Stampa, il professore Peppino Ortoleva classifica la tipologia del divismo alla Fabio Volo “del terzo tipo, non l’antico attore del cinema, come Gary Cooper, non il divo televisivo, come Montalbano, ma un’etichetta: Volo è Volo, a seconda che sia al cinema, in tv, parli in radio o scriva libri”. Fabio Volo è una “star multimediale”, “una figura del presente” che rappresenta bene un must sociale e inter-generazionale come la “flessibilità”.
Trama - “Gli anni Ottanta si rideva. Si rideva molto di più”. Tramontata l\'epoca della cultura del risparmio, “la vita non era più costruirsi un futuro ma comprare un grosso biglietto della lotteria. Forse è stato in quegli anni che le parole hanno iniziato a perdere il loro vero significato, a diventare maschere senza dietro un volto. Tutto era accrescitivo e superlativo. Forse per questo la famiglia Bertelli, padre, madre e due figli maschi, viveva un senso di inadeguatezza. Era una famiglia fuori tempo, fuori dal tempo”.
Alla prematura morte della madre, il resto della famiglia sopravvive al dolore della perdita simulando un\'ostinata routine: “Così in casa erano cominciati lunghi silenzi, piccole bugie, parole non dette. Gli atti erano sempre efficaci, le azioni precise, i gesti esatti, così che il silenzio non generasse incomprensioni. Tutto sembrava sospeso dentro delicati equilibri. Si era creato all\'interno di quella famiglia un nuovo linguaggio senza parole”.
Andrea, il fratello maggiore, prende in mano la situazione accollandosi responsabilità non richieste, secondo le aspettative nei riguardi di un figlio modello. Seguirà le orme del padre e diventerà un ingegnere. Sposerà una moglie perfettina, illudendosi di stare dalla parte vincente della barricata, al riparo da certe beffe della vita. Senza rischiare picchi di felicità, Andrea semina e coltiva frustrazione.
Marco, invece, degli altri se ne infischia. Ha scoperto presto la rabbia. Si ribella e lascia casa. Va a vivere a Londra dove, infine, gestisce un ristorante in società con un amico. È un tipo “da partenze”, facile bersaglio della noia. Uno disilluso, con la battuta al limite del cinismo sempre pronta, “sono una persona orrenda lo so”: Marco non sa cosa farci e tira dritto per la propria vita.
Una telefonata del padre, la corsa in ospedale: Marco, ormai quarantenne, è costretto a prendersi un time out dalla sua fuga in avanti. Torna per aiutare Andrea ad accudire il padre. Ritrovarsi dopo il tempo perduto, si rivelerà un viaggio di formazione tardivo, ma decisivo. Un segreto, infine rivelato, è l\'occasione per riscoprirsi una famiglia.
Fabio Volo è conduttore televisivo e radiofonico, sceneggiatore, attore, doppiatore ma, soprattutto, scrittore: la sfida principale e una scommessa vinta. Sfuggente, generoso ma disincantato: scrive con la stessa disinvoltura che caratterizza il suo alter ego, protagonista del romanzo.
In tour per la presentazione del nuovo libro, Fabio Volo si fermerà i primi di dicembre “per motivi di paternità”. Da gennaio riprende con appuntamenti europei.
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