John Fitzgerald Kennedy: quando la morte di un Presidente cambia il corso della storia
Daily / News - 22 November 2013 17:24
Oggi 22 novembre è per gli Stati Uniti e i suoi abitanti il giorno della grande commemorazione: sono infatti trascorsi 50 anni dall'omocidio del loro 35esimo Presidente John Fitzgerald Kennedy.
Oggi 22 novembre è per gli Stati Uniti e i suoi abitanti il giorno della grande commemorazione: sono infatti trascorsi 50 anni dall’omocidio del loro 35esimo Presidente John Fitzgerald Kennedy. Alle 12.29 del 22 novembre 1963 la storia si è fermata dentro una limousine che camminava a Dealey Plaza.
Sul sedile posteriore erano seduti loro, i giovani e potenti John Fitzgerald Kennedy e l’affascinate moglie Jacqueline che salutavano la folla; sul sedile posteriore un attimo dopo Kennedy muore accasciando la testa sulla spalla della moglie, spegnendosi con lui un’epoca densa di speranza. Ad ucciderlo furono tre colpi sparati dal fucile Carcano 91/38, numero di matricola C2766 impugnato dal killer Lee Harvey Oswald. Un mistero avvolge la storia di quest’arma. Nel 1940, alcuni operai del Regio Stabilimento di Terni, ignari che dal loro lavoro sarebbe derivata una fine tragica, realizzano un arma ormai obsoleta per l’epoca, senza sapere che quel fucile realizzerà l’omicidio del Secolo. Ancora ignaro è il modo in cui un arma costruita in Umbria sia finita a Dallas. Forse arrivò negli Usa tramite un\'inserzione pubblicitaria che parlava di un ‘residuato bellico’, oppure è probabile che l’arma sia stata requisita ai soldati italiani catturati in guerra. Purtoppo la verità non verrà mai fuori in quanto Oswald fu ucciso da Jack Ruby appena due giorni dopo l’omicidio di Kennedy.
Quello che è certo è che i Kennedy sono stati il simbolo della rinascita e del rinnovameto socio politoco mondiale, lo specchio del benessere e dell’epoca d’oro che la nazione USA stava vivendo. E ha rasentato l’ossessione l’attenzione che i mass media hanno dedicato alla coppia e soprattutto al Presidente Kennedy, simile a quella riservata a cantanti rock ed a stelle del cinema, più che ad un politico. Il loro look perfetto influenzò persino la moda dell\'epoca e loro fotografie comparivano spesso nei rotocalchi dell\'epoca.
Uomo di indubbio charme, lo stile di JFK fu fonte di ispirazione della middle classe dell’epoca ripresa poi dagli stilisti contemporanei, tant’è che Diego Della Valle con il suo mocassino Marlin ha voluto rendere omaggio all’eleganza del giovane JFK . Il Times lo definisce “cool factor” e insieme a occhiali da sole e macchina cabriolet, rese il suo abbigliameto indimenticabile segnando la moda e la tendenze per più di un decennio. Kennedy era capace indossare con la stessa disinvoltura una polo a tinta unita a maniche corte, bermuda e mocassini con gli immancabili Ray-Ban e un abito sartoriale con annessa cravatta, doppiopetto e gemelli dorati.
E’ come non ricordare la raffinatezza della first lady Jacqueline Kennedy, donna che inventò il glamoure grazie alla sua mise sobria e invidiabile. Abiti dalle forme a trapezio, ballerine, capelli cotonati e occhiali da sole oversize, ma soprattutto un atteggiamento regale e semplice allo stesso tempo. Furono questi gli ingredienti che fecero amare Jackie a generazioni di uomini e donne, anche quando, vedova di JFK, sposò il ricco armatore greco Onassis, e per tutti diventò Jackie O.
La ‘rivoluzine’ della presidenza Kennedy fu data dalla ventata di vita nuova, gioia e accuratezza che apportarono nella Casa Bianca. Convinti che la loro dimora fosse un luogo dove celebrare la storia, la cultura e le conquiste americane, invitarono con regolarità artisti, scrittori, scienziati, poeti, musicisti, attori, atleti e vincitori dipremi Nobel. Jacqueline inoltre riadattò quasi tutte le stanze della Casa Bianca con nuovi arredi e pezzi d\'arte.
Ma ogni famiglia, celebre o comune che sia, ha delle zone d’ombra che non intende rivelare ma preferisce costudire tra le quattro mura. E dietro la facciata elegante e spensierata della famiglia Kennedy si nasconde la tragedia della morte del figlio Patrick, deceduto dopo due giorni di vita.
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