Intervista all'attore Mario Adorf: 'si deve dare il meglio la prima volta, mi disse Billy Wilder'
Cinema / Festival / News - 04 August 2016 11:41
Mauxa ha intervistato l'attore Mario Adorf, che nella sua carriera ha lavorato con Billy Wilder, Antonio Pietrangeli, Robert Siodmak. Al festival di Locarno ha ricevuto il Pardo alla carriera.
Mario Adorf ha recitato in circa 217 opere, tra film e serie televisive. Ha lavorato con Billy Wilder in “Fedora” (1978), Luigi Comencini, Antonio Pietrangeli (“Io la conoscevo bene”, 1965) Dario Argento (“L'uccello dalle piume di cristallo”). Al Festival di Locarno ha ricevuto il Pardo d’onore alla carriera, nonché presentato una serie legata al cinema tedesco negli anni di Adenauer. Adorf è anche co-fondatore del Nibelungen Festival Worms.
Mauxa l’ha intervistato.
D. Nella tua carriera, qual è il primo episodio curioso che ti ricordi?
R. Il mio primo ruolo importante, il serial killer Bruno Lüdke nel film di Robert Siodmak "Ordine segreto del III reich” (“Nachts, wenn der Teufel kam”) del 1957. Era difficile essere convincente nel ruolo di un personaggio cattivo. Siodmak mi disse: "Dammi un pessimo aspetto. No, no, no, questo non è un ‘cattivo’ per tutti”. Il fatto è che mi ero infortunato sul polpaccio destro in un incidente verificatosi sul palco appena prima del nostro incontro.
D. Qual è il rapporto con il cinema italiano?
R. Ho avuto la possibilità di iniziare una nuova carriera nel cinema italiano degli anni sessanta, nel periodo de “La dolce vita”. Luigi Comencini mi aveva visto nel film di Siodmak, mi ha chiamato a fare la parte del cattivo in "A cavallo della tigre" accanto a Nino Manfredi. In 40 anni ho lavorato in quaranta film italiani, commedie come "Operazione San Gennaro” di Dino Risi, "Gli Specialisti” di Sergio Corbucci, film politici come "Il delitto Matteotti" di Florestano Vancini dove interpretavo Benito Mussolini, o "La violenza - Quinto potere” nel ruolo di Amedeo Barrese. "Io ho paura" di Damiani Damiani nel ruolo del Giudice Moser.
D. Hai lavorato in “Fedora”. Com’era Billy Wilder sul set?
R. Insieme a Peter Ustinov, Billy Wilder era la persona più arguta e divertente che abbia mai incontrato. Sul set era pieno di battute, ma quando si iniziava a girare era diveniva duro e serio. Più tardi ho scoperto che normalmente avrebbe fatto solo una ripresa e poi: “Stampiamola! Avanti”. Mi ricordo la prima scena di Fedora che ho avuto con William Holden, dopo il primo ciak Billy Wilder disse: “Stampiamola! Avanti”. Mi sono permesso di dire: "Mr. Wilder, non riusciamo a farla ancora una volta? Penso di poter fare meglio. E Wilder rispose seccamente: “Perché. Non l’hai fatto prima?”. E lui non mi ha dato un'altra possibilità. È stata una lezione importante per me: si deve dare il meglio la prima volta”.
Tra le altre serie tv “Pinocchio” (2013) nel ruolo di Geppetto, i prossimi film “Schubert in Love: Vater werden ist (nicht) schwer” e “Real Fight”.
D. Hai hobby?
R. Non un grande programma di fitness. Mi piace il nuoto, vado nelle piscine solo se il mare non è a portata di mano.
D. Qual è il tuo libro preferito?
R. Le opere di Shakespeare: “Amleto”, ”Macbeth” e ”Il mercante di Venezia”. Perché Shakespeare era ed è ancora il più grande.
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