Giovanna d'Arco, il film con Ingrid Bergman emblema di Hollywood
Cinema / Classico / News - 10 November 2014 13:00
Giovanna d'Arco è il film con Ingrid Bergman di Victor Fleming. La trama è d'azione, e coniuga l'introspezione con lo spettacolo hollywodiano.
Giovanna d'Arco ("Joan of Arc”) è il film di Victor Fleming con Ingrid Bergman che uscì nelle sale l’11 novembre 1948.
Trama. La vicenda vende come protagonista la sedicenne Giovanna D'Arco, figlia di un agricoltore francese. La giovane nel mese di dicembre del 1428 prega in una chiesa, ascolta con attenzione le "voci sacre" nella sua testa. Origlia il padre discutere con lo zio dell'acquisizione inglese della Francia e della collusione dei traditori Burgundi. Anche a causa di un sogno ricorrente del fratello, Giovanna si reca a Vaucouleurs per incontrarsi con il governatore Sir Robert de Baudricourt.
Giovanna afferma anche che una battaglia a Orleans sterminerà gli eserciti, ma tutti la deridono. Quando però la profezia si avvera, si acconsente che Giovanna veda il Delfino Carlo. Il re all’inizio la inganna, ma poi la giovane lo convince che è volontà di Dio che lui diventi re. Come prova Giovanna rivela a Carlo dei dettagli privati su se stesso che "solo lui e Dio" avrebbe saputo. Carlo assembla un esercito guidato dalla ragazza, e dopo tre settimane di stasi alle parole "la nostra forza è la nostra fede" Giovanna attacca il palazzo di Orleans controllato dagli inglesi. Il comandante britannico, Sir William Glasdale non accetta un compromesso di pace, la chiama "sgualdrina" e "strega". Il palazzo è assediato, Giovanna è colpita alla spalla da un arciere inglese, guida l'esercito francese in una serie di battaglie riportando gran parte del paese ai francesi.
Per cercare di difendere una fortezza a Compiègne la giovane è arrestata dagli inglesi, che poi la vendono al conte-vescovo di Beauvais per 10.000 sterline. I Burgundi la accusano di eresia, e terrorizzata di morire sul rogo firma a malincuore una dichiarazione di abiura. Ma poi comprende di essere stata ingannata, comincia a sentire nuovamente le voci celesti e rinuncia all’abiura. È condannata a morire sul rogo, e mentre le fiamme la inondano è confortata dalla vista di una croce mormorando: "Che nessuno sia ferito per me”.
Victor Fleming. Il film segna il ritorno del regista Victor Fleming a tematiche eroiche, dopo il successo di “Via col vento” (1939) e il ricorso al soprannaturale sperimentato con “Il mago di Oz” (1939) e “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde” (1941). A produrre il film doveva essere David O. Selznick, che aveva lavorato di recente a “Io ti salverò” di Alfred Hitchcock sempre con Ingrid Bergman. Imponente fu la creazione del set, con 150 abiti in alluminio per le armature, ognuna delle quali pesava circa dieci chili. I cavalli della California erano considerati troppo piccoli per le sequenze di battaglia e furono spediti da Iowa.
Ingrid Bergman. L’attrice e i suoi collaboratori lavorarono molto sull'accuratezza storica: "Quello che abbiamo cercato di realizzare nel film era la vera Joan, dai documenti al processo - ha detto l’attrice - la ragazza nel campo di battaglia e il pianto quando ha visto il terribile orrore della lotta medievale”. Il film era tratto dalla pièce di successo di Maxwell Anderson, che debuttò a Broadway nel 1946 con Ingrid Bergman (per cui vinse un Tony Award come miglior attrice), e complicato fu il lavoro di trasposizione di un testo teatrale in azioni hollywoodiane.
Victor Fleming realizzò con “Giovanna d’Arco” l’ultimo film: da esperto dello spettacolo cinematografico ha preteso realismo e senso del sublime, tanto che la stessa RKO Pictures insistette sulla credibilità delle lance, spade, fiamme, sangue, cavalli, stendardi ed armature.
Il costo finale del film fu di 4,6 milioni dollari, di cui un milione per la pubblicità. Incassò sei milioni di dollari, tre milioni in meno di quelli necessari per coprire i costi di produzione e di distribuzione.
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