Frutta e verdura, 200 grammi al giorno riducono la probabilità dell'ictus al 32 per cento

Frutta e verdura secondo un recente studio pubblicato oggi sulla rivista Stroke riducono la probabilità di avere un ictus. La comparazione è avvenuta attraverso venti ricerche, le quali confermano che mangiare 200 grammi di frutta al giorno - l'equivalente di due piccole mele - può ridurre il rischio di ictus di quasi un terzo, scendendo fino al trentadue per cento.

Lo studio. "Una dieta ricca di frutta e verdura è consigliabile perché soddisfa micro-nutrienti e macro-nutrienti e requisiti di fibre senza aggiungere nulla al fabbisogno energetico complessivo - ha detto Yan Qu di Qingdao Municipal Hospital in Cina, autore dello studio - agrumi, ortaggi a foglia, mele e pere sono ottimali”.

La ricerca. Keith Ayoob, dietista dell'Albert Einstein College of Medicine ha detto che il nuovo studio può servire come promemoria per gli operatori sanitari cosicché possano sollecitare i pazienti a cambiare la loro dieta. "Anche se tu fossi di 7 o 70 anni - ha detto Ayobb - hai sempre bisogno di mangiare frutta e verdura”. Per ottenere una migliore comprensione del rapporto tra l’alimentazione e l’ictus nella dieta i ricercatori hanno cercato relazioni negli ultimi decenni tra le abitudini alimentari e la salute di uomini e donne di tutto il mondo.

Ictus. L'ictus è la quarta causa di morte negli Stati Uniti e una delle principali cause di disabilità. Secondo recenti indagini gli adulti americani mangiano in media solo 1,1 frutta e 1,6 verdura al giorno, meno della metà della dose giornaliera raccomandata.

Il beneficio. L'effetto potrebbe essere indiretto, poiché mangiando frutta e verdura si riduce la pressione sanguigna, il colesterolo, il peso e altri fattori di rischio dell’ictus. L’ictus infatti si verifica quando il flusso di sangue in una parte del cervello è bloccato da un coagulo o un vaso sanguigno lacerato.

32 per cento. Dagli studi è emerso che le persone che hanno mangiato frutta e verdura hanno avuto il 32 per cento in meno di probabilità di avere un ictus, rispetto alle persone che hanno mangiato quantità inferiori.

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