Finale Brasile 2014 al Maracana, Germania vs Argentina la rivincita della sfida di Italia 1990
Daily / News - 10 July 2014 17:10
Mondiali calcio 2014, la sfida è anche in Vaticano tra il Papa argentino Bergoglio ed il Papa tedesco Ratzinger. Due stili di vita a confronto, il tango da una parte ed il battitore di scarpe d
Finale Mondiali di calcio 2014, è questo il palcoscenico ideale per quella che sembra essere una rivincita dal sapore anche italiano. “Notti magiche, inseguendo un gol, sotto il cielo di un'estate italiana" cantavano Edoardo Bennato e Gianna Nannini nel giugno del 1990. Notti che hanno visto Toto Schillaci partire riserva e diventare salvatore della patria. I mondiali non venivano organizzati in Italia dal 1934 e c'erano grandi aspettative. Notti che hanno visto gli azzurri allenati da Azeglio Vicini uscire solo in semifinale, ai rigori, contro l’Argentina di Diego Armando Maradona, giunta poi in finale contro la Germania degli interisti Brehme, Matthäus e Klinsmann, allenata da una autentica leggenda del calcio tedesco come Franz Beckenbauer. L’Italia disputò la finale per il terzo posto con l’Inghilterra, vincendola. A distanza di ventiquattro anni il duello tra tedeschi che hanno strapazzato il Brasile in semifinale ed argentini, vittoriosi ai rigori sulla pregevole Olanda, si rinnova, nell’attesa di verificare quale dei contendenti riuscirà ad alzare l’ambito trofeo che nel 1990 andò alla Germania.
La Finale di Brasile 2014 pone a confronto due diversi modi d’intendere il calcio. Da una parte il pragmatismo e la potenza dei tedeschi, contro l’estro e la coriacee difesa argentina. La stessa differenza che potrebbe passare tra il tipico ballo bavarese Schuhplattler detto anche danza del battitore di scarpe ed il classico tango argentino. L’Argentina è per uno strano caso del destino anche la nazione di Papa Francesco - Jorge Mario Bergoglio. E per coincidenza è l'avversaria della Germania, che è la nazione dell’altro Papa dimissionario, Benedetto XVI - Joseph Aloisius Ratzinger. Sicuramente un caso e pare fuori luogo collegare il calcio con la religione. Ma questa competizione è anche il modo per proporre due differenti percezioni dell’emancipazione umana. Papa Francesco è nato povero, da genitori piemontesi che salparono da Genova per trovare fortuna in Argentina, si mantenne per un periodo facendo le pulizie in una fabbrica. Papa Ratzinger è nato nella Germania hitleriana, figlio di un commissario di gendarmeria, avversò il nazismo come la sua famiglia e poi si inscrisse ad un istituto filosofico, insegnando in seguito teologia dogmatica. Con l’elezione di Papa Francesco l’Argentina si è vista assurgere a fama mondiale, come nazione dell’umiltà e della pacificazione. Con l’elezione di papa Ratzinger la Germania ha confermato una predominanza europea e mondiale, che tuttora vige. E la vittoria dell'Argentina potrebbe avvalorare questa sua caratteristica di affrancamento: in ogni caso già nella semplice finale è avvenuta una fusione di due modi di intendere la società e la fede.
I mondiali di calcio hanno da sempre presentato vicende personali e sociali particolari che poche competizioni sanno raccontare. Ed in questo caso la storia sembra ripetersi. Nella fase finale della quattordicesima edizione della Coppa del mondo FIFA che si svolse in Italia, tra le file dell'Argentina c'era Maradona che veniva considerato, ed è tuttora considerato, il più talentuoso giocatore mai esistito, Pelé permettendo. 24 anni dopo, domenica sera al Maracanã, l’Argentina disporrà di Lionel Messi, considerato l’erede di Maradona. Mentre oggi come allora la Germania sembra essere una corazzata fatta di grandi giocatori, nessuno tuttavia in grado di eguagliare il talento dei due assi argentini. Quell’8 luglio del 1990 allo Stadio Olimpico, il rigore di Andreas Brehme regalò il terzo titolo alla squadra allenata da Franz Beckenbauer. Per la Germania Ovest fu l’ultimo atto ufficiale, nell’ottobre dello stesso anno avvenne la storica riunificazione con la Germania Est, da lì in poi fu solo: la Germania.
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