Ezio Mauro: nei libri del direttore de la Repubblica l'analisi dei gangli della democrazia

Daily / News - 26 November 2015 10:59

Ezio Mauro lascia la direzione de la Repubblica dopo venti anni. Vari sono i libri scritti da lui e che analizzano i gangli della democrazia e come essa sia in una fase di mutamento.

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Ezio Mauro, il direttore del quotidiano la Repubblica che lascerà la direzione del giornale dopo venti anni sostituito da Mario Calabresi, ha una folta pubblicistica al suo attivo, con libri che analizzano i meccanismi della democrazia.

"Babel" scritto da Zygmunt Bauman ed Ezio Mauro ed edito da Laterza e' il più recente, pubblicato nel 2015. Nell'epoca attuale si vive con punti di riferimento mutevoli, cosicché risulta difficile misurare il peso e la distanza delle cose. Il volume mostra come i principi che hanno fondato l'ethos repubblicano siano modificati, e in questa maniera anche il sistema di regole che ha orientato i rapporti di autorità e popolo sono deformati, dalla modalità della loro legittimazione alla scelta di valori condivisi. Ciò si sedimenta poi nel nostro comportamento e ai nostri stili di vita, che devono essere ripensati non sembrando più adatti all'esperienza e alla comprensione del mondo. La dilatazione spaziale e la connessione globale sono i fattori che quotidianamente modificano le direzioni.

"La felicità della democrazia. Un dialogo" e' un volume di Gustavo Zagrebelsky e Ezio Mauro del 2011, pubblicato da Laterza. Gli autori partono qui da riflessioni sulla situazione anche estera per tracciare una linea precisa su concetto di democrazia. Se anche i dittatori, quando prendono il poter sciolgono il Parlamento e sospendono i diritti in nome della 'Vera democrazia', c'è da considerare che essa è un sistema di governo molto compiacente, perché capaci di proporre promesse che e' arduo mantenere. Qui si parla anche di disincanto democratico, che si sta diffondendo sempre di più non tra chi è al governo ma tra chi è escluso dai gangli di potere.

Il volume si chiede anche dove vada la nuova democrazia, e dove si diriga chi ne fugge, ossia verso quali forma di conglomerato sociale. per gli autori non si può fuggire dalla democrazia come se fosse un'opzione politica, anche nella sua condizione di fragilità e manipolabilità.

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