Emelie, un film horror che nasce dalla quotidianità: intervista al regista Michael Thelin
Cinema / News - 08 March 2016 11:30
Emelie è il film horror di Michael Thelin la cui trama nasce dalla quotidianità, quando una babysitter si rivela sinistra: Mauxa ha intervistato il regista Michael Thelin.
Emelie è il film horror di Michael Thelin che è attualmente nelle sale statunitensi, uscito il 4 marzo 2016. Il film vede nel cast Sarah Bolger, Joshua Rush, Carly Adams, con una sceneggiatura scritta dal regista e da Harry Herbeck.
La trama segue una giovane coppia che per una sera trova come babysitter la giovane e disponibile Anna. I due genitori inizialmente non sono convinti di uscire lasciando i tre figli alla sconosciuta, ma le referenze sono buone e decidono di affidarsi a lei.
Anna sembra assecondare i desideri dei tre ragazzi, Jacob , Christopher e Sally. Ma poi Anna comincia ad assumere atteggiamenti sinistri, usando come arma la fiducia, e facendo comprendere al ragazzo più grande che i fratelli sono in pericolo. Fino allo scorrere del giovane sangue.
Mauxa ha intervistato il regista Michael Thelin, il quale ci dice che la scelta di una tematica inerente la crudeltà inflitta ai bambini era ardua. "Ci sono molti film che hanno utilizzato il tropo della babysitter. All'interno del genere thriller, la babysitter è diventata una figura particolarmente familiare, provocando determinate aspettative, o preconcetti".
La storia inedita. Nel realizzare Emelie si è quindi cercato di trovare un punto di vista inedito, "optando per qualcosa di diverso: qualcosa che non avevamo mai visto prima. Abbiamo compreso presto che la nostra baby-sitter stava per essere l'antagonista del film. Con molto entusiasmo, visto che poi la performance recitativa doveva essere l'asse portante del film, e siamo riusciti a far emergere questo aspetto".
La critica ha accolto il film "Emelie" positivamente, tanto che il Los Angeles Times lo ha definito capace di individuare in una domesticità suburbana delle reali minacce, grazie anche all'interpretazione dell'attrice irlandese Bolger. Per Variety una performance incredibile è quella dei bambini, che riescono a dare verità ad un materiale complicato.
Le riprese. Il film è girato quasi interamente in un appartamento. La medesima regia è stata decisa con precisione, creando uno storyboard dettagliato: "Il nostro Direttore della fotografia Luca Del Puppo è rimasto aderente ad uno specifico insieme di regole che avevamo stabilito per ogni sezione dello script - ci dice Thekin - Rimanendo fedele a questi principi ci ha resi molto disciplinati nel mantenere una qualità cinematografica coerente".
Le scene girate all'esterno sono state complicate. "Dopo aver girato in un unico luogo per un periodo prolungato di tempo, diventa sempre più difficile trasmettere la storia in un ambiente esterno che abbia un forte impatto visivo. Tuttavia, a seconda delle necessità, siamo riusciti a effettuare delle rapide regolazioni, senza dover sacrificare la qualità del film".
Michael, quali film ti hanno ispirato?
Con "Emelie", sono molti i film che mi hanno ispirato soprattutto per delineare il carattere dei personaggi. Emelie, il personaggio principale è stato così interessante, stratificato, che è quello che alla fine mi ha attirato a voler raccontare questa storia. Nell'ideare il suo personaggio, mi sono ricordato di diversi ruoli classici degli anni passati: Anton Chigurh (Javier Bardem) in "Non è un paese per vecchi", Jack Torrance (Jack Nicholson) in "Shining", e Willam "D-Fens" Foster (Michael Douglas) in "Falling Down".
Michael Thelin sta attualmente lavorando ad un nuovo film: "Lo sto scrivendo partendo da una pièce di un drammaturgo britannico acclamato. Si tratta di un thriller su un serial killer. Questo è tutto quello che posso dire per ora".
© Riproduzione riservata