Dead Rising 4, recensione videogame per Xbox One: una natalizia apocalisse zombie
Comics / Adventure / News - 09 December 2016 14:30
Dead Rising 4 è l'ironico e divertente connubio fra spirito natalizio e apocalisse zombie, in un enorme supermercato nei panni dell'iconico fotografo della serie, Frank West
Dead Rising 4 è il videogioco natalizio che unisce lo spirito colorato e festivo di fine dicembre ad un’inquietante apocalisse, con strade e negozi pieni di regali in formato zombie. Il quarto episodio della serie sviluppata da Capcom, basata su migliaia di presenze di non-morti, arriva in esclusiva temporale su Xbox One e PC, con l’edizione PS4 attesa per il prossimo anno, come già successo per Rise Of The Tomb Raider. La saga, nata nella scorsa generazione sulla console Microsoft Xbox 360, ha rappresentato una novità in termini di gameplay, con centinaia di zombie su schermo e una libertà ironica nel modo di ucciderli, fra travestimenti e oggetti non convenzionali.
La trama di Dead Rising 4 vede il ritorno del fotografo Frank West, storico protagonista del primo capitolo uscito su Xbox 360, nella fittizia città statunitense di Willamette. L’enorme supermercato farà da sfondo alle vicende dell’unico protagonista, portato nel Mall da una sua allieva, Vikcy, alla ricerca di un giornalismo che persegua la verità come obiettivo principale. L’approccio maggiormente d’assalto e spensierato di Frank, tuttavia, ci immergerà in situazioni classiche della serie, con una trama che unisce situazioni e psicopatici all’interno dello scenario, senza alcuna velleità narrativa, tra cliché del mondo horror e una sceneggiatura superficiale.
Il gameplay di Dead Rising 4 si fonda ancora una volta sul massacrare enormi quantitativi di zombie, utilizzando gli elementi trovati all’interno delle ambientazioni. Se l’uso di armi da fuoco e armi bianche rappresenta un indirizzo più canonico dei giochi action, la serie preferisce abbracciare un particolare gusto consumistico e paradossale, con un folle utilizzo di ogni oggetto presente nello scenario. Potremo così uccidere i nemici con improvvisati cartelli stradali, mazze, carrelli della spesa, palle da bowling, strumenti da giardinaggio, ombrelli, con centinaia di varianti in termini offensivi. La struttura da open-world si sposa con una gestione semplicistica dell’inventario, con oggetti dalla durata aumentata e l’abbandono del timer, che lascia il giocatore libero di affrontare le missioni senza alcun limite temporale, salvo nella modalità multiplayer dedicata. La crescita del personaggio si basa invece sui punti prestigio, spendibili nell’albero delle abilità, per migliorare caratteristiche e sbloccare nuovi attacchi.
La grafica di Dead Rising 4 ha l’enorme pregio di muovere una quantità impressionante di personaggi, con decine e decine di zombie all’interno delle ambientazioni, mossi da un motore tecnico fluido e credibile. I non-morti, dotati di scarsa intelligenza, si spostano verso il giocatore e reagiscono ai colpi subiti, con una discreta varietà a seconda delle armi utilizzate. Il parco-giochi virtuale si tinge di connotati ironici anche nei boss di fine capitolo, con psicopatici ad arricchire l’esperienza, e la possibilità di travestirsi nei modi più particolari, con costumi mutuati dal mondo Capcom.
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