Cocoon, il film di Ron Howard che raccontò la fuga verso una vita migliore
Cinema / Classico / News - 13 July 2016 11:30
"Cocoon" è il film di Ron Howard che raccontò la ricerca della giovinezza e la fuga in luoghi migliori. A luglio 1985 fu uno dei maggiori incassi dell'estate.
Cocoon (“Cocoon - L'energia dell’universo”) è il film di Ron Howard uscito il 21 giugno 1985 e che per tutto il mese di luglio stazionò nelle prime posizioni in classifica, divenendo un successo inatteso. Distribuito dalla 20th Century Fox, ha un cast composto da Don Ameche, Wilford Brimley, Hume Cronyn, Brian Dennehy, Jack Gilford e Steve Guttenberg.
La trama parte in una pensione per anziani dove Ben, Arthur e Joe usano di nascosto una lussuosa piscina di una vicina casa non abitata. Alcuni cugini affittano la casa per un mese, caricando su una barca dei misteriosi involucri depositati nella piscina. Gli involucri contengono dei bozzoli, e nella piscina i tre anziani continuano a fare il bagno: ma lentamente avvertono che stanno riacquistando un’inattesa giovinezza, convincono le mogli e compagne ad effettuare le abluzioni. Quando si scopre che i cugini sono in realtà extraterrestri provenienti da Antarea - pianeta dove le malattie sono assenti - e che hanno l’obiettivo di recuperare i bozzoli lasciti diecimila anni prima, le divergenze sorgono. La notizia dell’acqua ringiovanente si diffonde, altri ospiti del pensionato si tuffano nella piscina depauperandola. Gli alieni per evitare l’usura dei bozzoli li riportano nelle profondità del mare. Il leader di Antarea offre ai pensionati la possibilità di partire per il loro pianeta: i tre assieme alle compagne accettano.
Il film di Ron Howard ha incassato in toltale 85.313.124 dollari, rivelandosi come uno dei maggiori successi dell’estate, in cui uscirono anche “Back to the Future” (“Ritorno al futuro”) e “Mad Max Beyond Thunderdome” (“Mad Max: oltre la sfera del tuono”).
Il film “Cocoon” mescola vari generi, la commedia, il dramma e fantascienza, interessando vari spettatori: dall’adulto desideroso di riscoprire la giovinezza, ai ragazzi appassionati di fantasy.
Il desiderio di una vita migliore è il tema preponderante dl film, alla fine saggiata grazie alla partenza per il pianeta Antarea: argomento attuale in un momento in cui molti pensionati e giovani espatriano in località più finanziariamente benevoli . Se in “ET - L’extraterrestre” a lasciare il pianeta è un alieno, qui sono i medesimi umani, con un senso di mancanza di nostalgia coraggioso e anche cinico.
In “Cocoon” il pianeta in cui fuggire fu inventato dallo scrittore David Saperstein dal cui romanzo è tratto il film. Robert Zemeckis avrebbe dovuto dirigere il film, ma l’impegno nel film “All'inseguimento della pietra verde” (1984) lo fece sostituire con Ron Howard, che aveva diretto “Splash” (1984).
Le riprese si svolsero a St. Petersburg, in Florida nel corso di tre mesi con un budget di 18 milioni di dollari.
L’attore Don Ameche, che lavorò a “Midnight” (1939), “Il cielo può attendere” (1943) vinse l’Oscar come attore non protagonista: ogni mattina, prima di girare percorreva quattro miglia sulla spiaggia. Ameche non conosceva la breakdances, “questo film non sapevo cosa fosse” affermò. Provò con una ballerina per quattro settimane, ma nella maggior parte della scena del ballo finale fu sostituito da una controfigura. Ma le altre acrobazie, come quelle in piscina erano fatte da Ameche e dai colleghi attori. Ron Howard aveva intenzione di usare stuntmen, ma il cast insistette di evitare: "Mi hanno davvero insegnato che non si può generalizzare su ciò che le persone possono, o non possono fare causa dell'età", ricordò Howard.
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