Captain Fantastic, il film sulla nuova famiglia con Viggo Mortensen: intervista all'attore Thomas Brophy
Cinema / News - 14 July 2016 11:43
"Captain Fantastic" è il film con Viggo Mortenesen uscito nelle sale statunitensi. Mauxa ha intervistato l'attore Thomas Brophy
Captain Fantastic è il film di Matt Ross uscito nelle sale statunitensi l’8 luglio 2016, distribuito da Bleecker Street. Nel cast ci sono Viggo Mortensen, George MacKay, Samantha Isler e Trin Miller. Il film è stato presentato al Sundace Film Festival e al Festival di Cannes.
La trama racconta di un padre, Ben Cash che con i sei figli vive nelle foreste del Pacifico nord-occidentale: educa i figli da solo perché la moglie è in un istituto per il trattamento del disturbo bipolare. Quando Ben riceve la notizia che la moglie si è suicidata, con i figli intraprende un viaggio verso il New Mexico per partecipare al funerale della madre. Vari eventi fanno comprendere a Ben di aver isolato i figli, ad esempio uno di loro si ferisce gravemente, un altro vuole andare al college. Ben rivaluta le sue scelte per quanto riguarda l'educazione e l'istruzione di loro.
Mauxa ha intervistato l’attore Thomas Brophy. Nel film "Captain Fantastic” Tom interpreta il proprietario di un negozio di alimentari, in una scena in cui la famiglia si trova sulla strada e deve fare un pit stop.
D. Tom, come si sono volte le riprese?
R: o lavorato con Viggo Mortenesen ed stato un piacere. È stato fonte di ispirazione per me come un aspirante attore: è un professionista, ciò che spicca è il fatto che abbia degli obiettivi, è concentrato su ogni dettaglio, ma porta anche un senso di sperimentazione e la volontà di provare cose diverse. Per non parlare del legame che ha avuto con i bambini interpreti del film. Lo stesso regista Matt Ross è stato molto paziente e divertente, c’era una sensazione di gioco sul set. Spesso sui set i tempi possono essere luoghi, stressanti, ma non su “Captain Fantastic”. Se potessi lavorare sia con il Mortenesen che Mr. Ross di nuovo lo farei in un baleno.
D. Il film racconta anche la difficoltà di impartire regole ai figli. Cosa ne pensi?
R. In primo luogo, devo dire che io non ho figli. Ma penso che il film parli di legami più forti della famiglia, e che come genitori si tenta di fare il bene dei bambini per farli crescere in un modo da essere buoni adulti e cittadini. E a volte questo significa prendere decisioni che non sono sempre popolari.
D. Ritieni che ciò sia ben esemplificato nel film?
R. Vedo Ben (il personaggio di Viggo Mortensen) non gradire la direzione del mondo, e con l'aiuto di sua moglie (la sorprendente Trin Miller: attenzione per lei, Trin sarà una grane attrice) si prefiggono di creare una nuova società per i loro figli dai mali del mondo. Si può essere d'accordo o meno con la loro decisione, ma ammiro quello che hanno fatto nel contesto di questa storia. Io paragono questo film ad una versione moderna del classico "Swiss Family Robinson" (“Robinson nell'isola dei corsari”, 1960) sotto molti aspetti.
Tom ha lavorato anche come interprete nella serie tv “Glitch”, ambientata nel mondo dei videogiochi.
D. Come è stata l'esperienza?
R. C’era un cast composto da Brian Sutherland, Jesse Lee Keeter, Conner Marx, Brian Lewis, la stessa Trin Miller. È uno spettacolo divertente, racconta di un tester di videogiochi che sta attraversando una crisi esistenziale. Il mio personaggio è il giocatore più ottimista che abbiate mai visto. Speriamo di realizzare la stagione 2. E 'molto divertente. In questo momento, è possibile vedere alcuni promo online.
D. Quali sono i tuoi hobbies?
R. Mi piace viaggiare, ho voglia di tornare in Italia per un lungo periodo di tempo, devo ancora vedere Firenze o Roma. Sono un grande appassionato di sport. Baseball e il calcio soprattutto e mi piace il New Yankees e Dallas Cowboys. Vivo a Seattle, che per me è uno dei luoghi più belli in cui abitare sul pianeta. Mi piace l'escursionismo e io sono un grande nerd, quindi mi vedrete di solito all’anteprima dell'ultimo libro di fumetti o film di fantascienza. Non vedo l'ora di vedere il nuovo film di “Star Wars Rogue One”. D. Sei patito del cibo?
R. Non molto. Ma il cibo italiano è il mio preferito, soprattutto gnocchi.
D. Qual è il tuo libro preferito e perché?
R. Amo leggere, quindi non posso definire con precisione un libro preferito. Mi è piaciuto “Be Here Now” di Ram Dass (libro di yoga e meditazione, n.d.r.), “Il Signore degli Anelli” di JRR. Tolkien, “Dracula” di Bram Stoker, ”The Stand” (“L'ombra dello scorpione”) di Stephen King, “The Vampire Lestat” “Scelti dalle tenebre”) di Anne Rice e “Siddharta” di Herman Hesse. Tuttavia, uno dei miei preferiti è “The Essential Rumi” tradotto da Coleman Barks: le poesie di amore e la devozione di Rumi (teologo persiano nato nel 1207, n.d.r.) sono entusiastiche e piene di spirito, non avevo mai letto niente di simile a quel punto della mia vita. Ha aperto gli occhi e il mio cuore per diventare una persona amorevole e più compassionevole, ho un grande debito verso Rumi.
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