Calze fra passione e comodità: brividi di piacere, purché non si scelgano quelle pelose cinesi
Daily / News - 20 November 2013 07:00
Risalendo nella nostra disamina di un ipotetico individuo che si offra alla nostra vista, ci soffermiamo ad osservarne le gambe e dunque, a seconda di chi abbiamo di fronte, potremmo imbatterci in cal
Calze. Fruscio di seta. Calze, seduzione ed emancipazione per la donna. Grosso modo fino agli anni Sessanta molte bambine non vedevano l’ora di crescere per smettere d’indossare i calzini come i fratelli più piccoli e sfoggiare finalmente il primo paio di calze, in una sorta di rituale che sembrava segnarne l’avvio alla vita adulta. Prima d’allora non c’erano i collant in nylon, inventati nel 1959 da Allen Grant Sr. La calzamaglia fabbricata con altri materiali esisteva però da secoli, usata nel Medioevo e nel Rinascimento italiano principalmente da uomini.
Le donne iniziarono dopo il Trecento a mettere, sotto la veste, calze di panno e di seta, in genere rosse e che arrivavano sino al ginocchio. Solo intorno al Quattrocento le dame di Venezia diffusero la moda delle calze lunghe, ricamate a mano ed impreziosite da merletti e trine. Nel Rinascimento apparvero le prime giarrettiere, semplici cordini che stringevano le calze sulle gambe, mentre nell’Ottocento la moda impose il corsetto irrigidito da ossi di balena, dotato di laccetti per sostenerle. In seguito, grazie all’invenzione del rayon prima e del nylon dopo, le calze divennero insostituibile accessorio per ogni individuo di sesso femminile. Un indumento capace di mixare erotismo, civetteria e sensualità, con una storia che va di pari passo alla liberazione muliebre di cittadine che si facevano meno costrette anche nell’abbigliamento e nel muoversi.
Oggigiorno il mercato propone davvero una miriade di scelte in fatto d’intimo. Tutto è di moda e nulla lo è, in una serie di corsi e ricorsi, per dirla con Giovan Battista Vico, che caratterizzano anche la storia dei vestiti o, se vogliamo, del costume. Brand come Calzedonia e Golden Point offrono buoni prodotti a prezzi contenuti e pensano collezioni fatte per stupire e provocare con classe, esplorando i desideri più reconditi di uomini e donne. Ci sono mise sexy, ma anche comodi calzettoni o calzini da bebè. Chiunque può scegliere come sentirsi e rappresentarsi, in gioco di specchi, vortici, sensazioni. Ed anche le calze sono diventate un gioco da ragazzi!
Fa poi clamore una proposta giunta in estate dalla Cina: calze anti-stupro, ideate per donne stanche d’essere ossessivamente fissate da maschi incapaci di contenere i propri ardori. Specialissime, nonché pelosissime, sono apparse in foto su un microblog che le definisce “super sexy”, “contro i pervertiti”, nonché “essenziali per le giovani ragazze che vogliono uscire”! De gustibus non disputandum est, ma, in tutta franchezza, che si tratti d’ironia o di una triste realtà, a vederle, l’orrore invade l’animo dei più… C’è chi provocatoriamente dichiara che preferirebbe subire una violenza piuttosto di usarle, poiché la propria psiche, in entrambi i casi, ne risentirebbe. Nel secondo, in particolare, si sentirebbe l\'anello mancante fra la scimmia e l\'uomo.
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