Banshee, 'l'introduzione e lo sviluppo di nuovi personaggi': intervista all'attore Hoon Lee

Tv / News - 06 May 2016 12:00

La quarta stagione della serie televisiva intitolata "Banshee" va in onda su Sky Atlantic dal 6 maggio 2016. Mauxa ha intervistato Hoon Lee, interprete del personaggio di Job.

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La quarta stagione della serie televisiva intitolata “Banshee” ha debuttato sul canale statunitense Cinemax il 1° aprile 2016. In Italia va in onda su Sky Atlantic dal 6 maggio 2016.

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Mauxa ha intervistato Hoon Lee, interprete del personaggio di Job. L’attore statunitense racconta la sua esperienza sul set della serie creata da Jonathan Tropper e David Schickler: “È stata una formazione incredibile per quanto riguarda la recitazione, la produzione, le acrobazie, l’allenamento fisico, la collaborazione. Ogni possibile aspetto è stato testato e migliorato. Sarò sempre in debito con i creatori di questo show per avermi dato fiducia, con il cast per lo spirito, l'umorismo e il sostegno e con la crew per l’attenzione e la diligenza. Abbiamo lavorato tutti duramente, in un primo momento per noi stessi e gli altri, in definitiva per gli spettatori. Ci hanno accolto in un modo che mi aspettavo.”

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La trama è ambientata in una fittizia città della Pennsylvania denominata “Banshee” e segue le vicende di un ex detenuto che assume l’identità dello sceriffo Lucas Hood. “Credo che lo spettacolo ha preso rischi, avanti e dietro la camera - dichiara Hoon Lee - "L’efficienza della produzione, le sperimentali tecniche cinematografiche, le sequenze d'azione, molto di quello che è successo è dovuto a vincoli creativi della produzione fisica, di budget o di personale. Ho apprezzato il fatto che abbiamo dovuto risolvere i problemi per ottenere risultati. Oltre a questo, ciò che apprezzo di più sono le amicizie che ho costruito. Nulla di tutto questo viene fatto senza il lavoro e la collaborazione di molte persone.”

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La figura di Job è strettamente legata a quella del protagonista principale della serie televisiva, interpretato da Antony Starr. In possesso di straordinarie doti informatiche, il personaggio presenta suggestive caratteristiche che hanno costretto Hoon Lee a seguire un'impegnativa preparazione. “La cosa più importante è immaginare ciò che il personaggio sente e pensa riguardo una data persona o situazione" - spiega l'attore statunitense - "In una serie tv, queste cose evolvono nel tempo quindi si tratta di un costante riesame e integrazione di nuove informazioni. Gran parte è il lavoro della sceneggiatura, le discussioni con i creatori, rivedere quello che è accaduto negli episodi precedenti. E questo non vale solo per Job ma anche per gli altri personaggi. Occore vedere di cosa ha bisgno Job per funzionare in una quadro più ampio. Quando ho iniziato a capire di più dello show e del personaggio ho immaginato come prepararlo. Lo show è ricco di azione quindi ho dato ai creatori molte opzioni per raccontare la storia cercando di essere fisicamente capace e pronto, ho potuto concentrarmi sulla recitazione, senza la preoccupazione della mia fatica o se avessi potuto ferirmi. Mi sono allenato con la squadra degli stunt per la stessa ragione e per permettere ai guest actors del nostro show di girare più facilmente delle scene d’azione o combattimento con me. Ho ridisegnato la mia forma un po' per essere più vicino a quello che ho immaginato essere Job, più snello e adatto a una varietà di aspetti e abiti.”

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La dinamicità narrativa che contraddistingue la serie televisiva ha intercettato un ampio numero di telespettatori. L’evolversi delle dinamiche che interessano i numerosi personaggi del racconto ha contribuito ad alimentare aspettative riguardo la nuova stagione. “Penso che sia un emozionante e cruento spettacolo. Sostanzialmente è molto prodonfo e riguarda bisogni umani che tutti noi condividiamo. Il desiderio di cambiare la nostra natura per cancellare il nostro passato e definire il nostro futuro, trovare la famiglia, sfuggire ai demoni. Che queste cose siano o meno possibili è il motore dello spettacolo.”

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Il primo episodio della quarta stagione di “Banshee”, intitolata "Giù dalla collina" (Titolo originale: “Something Out of the Bible”), è diretto da O. C. Madsen e scritto Jonathan Tropper. “Dopo un paio di stagioni di successo è difficile per uno show mantenere l’energia per sfidare se stesso e la propria audience. Ma è lì che risiede la più grande ricompesna. Significa prendere dei rischi maggiori rispetto a prima. Quando uno spettacolo è nuovo c'è meno rischio, il pubblico non necessariamente lo conosce e apprezza, gli attori avvertono meno la proprietà dei loro personaggi e i produttori non sono incentivati a presevare una "formula che funziona”. Con la nostra quarta stagione sono molto emozionato per l'introduzione e lo sviluppo di nuovi personaggi e per i pericoli presi dai personaggi già noti, incluso il mio.”

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