Banff Mountain Film Festival 2016, il successo e gli highlights del tour

Cinema / Festival / News - 07 March 2016 11:01

Il Banff Mountain Film Festival World Tour Italy sta registrando il pienone nelle sale, da Japan by Van ai premiati Eclipse e Chasing Niagara: quando l'avventura emoziona sul grande schermo.

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Film The Estate - video

Sarà Varese, questa sera, a radunare gli appassionati della montagna: continua, infatti, il Banff Mountain Film Festival World Tour Italy che giungerà poi a Lecco e Bergamo per proseguire lungo tutta la Penisola - dall'11 al 14 aprile è atteso a Firenze, Roma, Terni, L'Aquila per un totale di 24 città. Ogni tappa registra un entusiastico sold out.

Il successo. Il Banff Mountain Film and Book Festival debutta, tra l'ottobre e il novembre del 1976, nella cittadina omonima canadese, sita ai piedi delle Montagne Rocciose. Negli anni, diventa un appuntamento obbligato per tanti protagonisti sportivi, determinati a ridisegnare le mappe di un mondo noto attraverso nuovi approcci esplorativi. Terminato il festival, un'accurata selezione di contributi significativi e best moments raggiunge, oggi, oltre 40 Paesi nel mondo, tra cui Sudafrica, Cina, Libano e l'Australia.

Highlights. La selezione italiana comprende 7 filmati, tra cui i premiati Eclipse e Chasing Niagara.

Japan by Van (Sci, USA 2014, regia di Nick Waggoner). Carston Oliver, Eliel Hindert, Pep Fujas e Makoto Takeishi esplorano la wilderness innevata nei dintorni di Shirakawa-gō, antico villaggio riconosciuto Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, con gli sci. Lontano da paesaggi consueti, l'unica costante quotidiana è rappresentata dal furgoncino, con cui il gruppo si sposta alla ricerca di nuove immacolate cime da scoprire: un on the road sull'isola di Honshū che condensa il connubio perfetto di gioia, bellezza e armonia.

Curiosity (Trail Running, USA 2015, regia di Renan Ozturk e Tim Kemple). Seguiamo Rory Bosio, Timothy Olson e Hal Koerner prepararsi alla celebre UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc) di Chamonix. Per qualcuno di questi atleti, praticare l'ultramaratona, è stato l'inizio di una vera e propria rinascita. I momenti difficili si superano mettendo a fuoco la pienezza di una scelta di vita a stretto contatto con la natura. Fortunatamente, la curiosità non ha alcuna linea di traguardo, può mostrarsi “bastarda” e condurre a sfide estremamente pericolose, ma anche permetterci di vivere esperienze straordinarie.

Golden Gate (Arrampicata, USA 2015, regia di Jon Glassberg). Emily Harrington è protagonista di un'emozionante storia di conquista, decisa ad affrontare il “mostro”: richiederà un'estenuante prova fisica e mentale da domare con la sola forza emotiva lungo la terribile Golden Gate. La perseveranza, tuttavia, accompagnerà Emily sulla vetta di El Captain: in 6 giorni e 40 tiri.

Living Rivers (Surf, USA 2015, regia di Max Lowe). Passione, grazia acrobatica e sete di avventura accompagnano le Immagini mozzafiato di Kevin Benhardt che predilige le acque fluviali sotto la tavola da surf.

Eclipse (Sci e Avventura, Canada 2015, regia di Anthony Bonello). Eccentrico quanto geniale, a 21 anni Reuben Krabbe fotografa l'aurora boreale. Tre anni dopo, insegue un altro sogno, immortalare uno sciatore che attraversa l'eclisse solare.
Marzo 2015, isole Svalbard: Krabbe e i suoi amici sciatori si procurano scorte di cibo per 12 giorni. Alla vigilia di “un Natale senza parenti serpenti”, il termometro segna meno 20° mentre un forte vento soffia dal Nord. Le probabilità, già scarse in partenza, si affievoliscono quando il fotografo, incredibilmente, riesce a scattare “la foto impossibile”. Premiato come Best Snow Sports Film, nella motivazione di Peter Popall, membro della giuria, si legge infine: “Il film dimostra che un sogno ancorato alla fede, alla determinazione e all'impegno, possono cambiare le condizioni metereologiche e spostare le nuvole, appena in tempo”.

Darklight (Bike, USA 2015, regia di Mike Brown). Colori e adrenalina accompagnano l'impraticabile discesa notturna dei biker Graham Agassiz, Matt Hunter e Matty Miles. Da brividi.

Chasing Niagara (Kayak, USA 2015, regia di Rush Sturges). Il desiderio di misurarsi con i propri limiti caratterizza anche il sogno del kayaker Rafa Ortiz che, insieme al proprio team, studia la riuscita del progetto per due anni: discendere le cascate del Niagara. Nel frattempo, non cambiano le cascate, ma le motivazioni di Rafa superano l'ambizione del successo personale. Premiato come Best Mountain Sports Film per il coraggio dimostrato: “l'idea del fallimento è relativa - scrive Corey Richards, membro della giuria - mentre la rinuncia può significare l'obiettivo più nobile per ogni atleta”.

Degrees North (Sci, Svizzera 2015, regia di Guido Perrini). Dotati di sci e paramotore, Xavier De Le Rue e Samuel Anthamatten esplorano la bellezza remota dell'emisfero Nord, sull'asse lungo l'immaginazione che nutre i propri “crazy dreams” alla proibitiva catena montuosa dell'Atomfjiella, nelle Svalbard. C'è da dubitare sulla capacità della mente di trattenere il ricordo futuro di tanta meraviglia circostante. Un sacco a pelo e una cena, sufficientemente caldi, cingono il segreto della felicità. Si scia e si dorme, indifferentemente, di notte e di giorno. Il salto e l'atterraggio di Xavier, infine, suggella l'eccezionale impresa. Ed è un nuovo mondo che si apre.

Beat Down (Bike, USA 2014, regia di Anson Fogel). Con Of Soul+Water. The Shapeshifter ha inaugurato la prima edizione del tour italiano nel 2013, mentre l'anno successivo si è inoltrato nella jungla messicana sulla via della cascata perfetta da immortalare: parliamo del pluripremiato Anson Fogel che con Beat Down chiude in bellezza la selezione del 2016: dal deserto fino a Moab, nello Utah, assistiamo alla sfida dei mountain bikers Tyson Swasey e Joey Schusler sulle note metal degli Slayer. Spettacolare.

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