Pippo Delbono, racconta momenti rubati in ‘Amore carne’ e i brigatisti pentiti in ‘Sangue’
Cinema / News - 16 August 2013 10:05
“Amore carne” è un film di Pippo Delbono del 2013, che racconta i momenti frammentari catturati da varie dichiarazioni unite dal fil rouge dell’amore e della poesia. Sempre del 2013 è “Sangue”, che af
Pippo Delbono ha presentato al Festival di Locarno il film “Sangue”, suscitando polemiche per l’argomento affrontato. Infatti la trama ruota attorno all’incontro tra un artista di teatro e di cinema, buddista e un ex brigatista che è uscito dal carcere. I due pensano di evocare il personale rapporto con la violenza, la morte, le speranze rivoluzionare nel periodo attuale e nell’Italia odierna. Quasi in un gioco di specchi la morte sopraggiunge in maniera diversa nelle loro esistenze: Pippo si reca al capezzale della madre malata, mentre nello stesso momento si ammala anche Anna, moglie di Giovanni. Anna l’aveva atteso durante i 23 anni di prigione. Pippo comincia così a riprendere gli ultimi giorni di vita della madre, e al contempo Giovanni racconta i momenti paurosi della esperienza terroristica. La scena si sposta a L’Aquila, dove la città vittima del terremoto attende una ricostruzione. Il film è interpretato da Pippo Delbono, Bobò, Margherita Delbono, Giovanni Senzani e Anna Benzi.
Pippo Delbono è anche al centro di un volume che affronta la sua poliedrica attività di artista di teatro. Si tratta di “Visioni incrociate. Pippo Delbono tra cinema e teatro” di Nicola Bionda e Chiara Gualdoni: qui si analizzano i linguaggi sperimentali usati dal regista, in una rappresentazione che mescola danza e fotogrammi dei suoi film. Delbono produce infatti opere che attingono a vari mezzi, dal telefonino alla cinepresa.
“Pippo Delbono. Corpi senza menzogna” di Leonetta Bentivoglio affronta invece la sua attività teatrale. Sempre nel 2013 Delbono ha girato “Amore carne”, opera ripresa appunto con la videocamera o telefonino, catturando momenti che spaziano dalla camera d’albergo a Parigi ad un’altra a Budapest, agendo di nascosto e raccontando dell’amore, della poesia e della carne.
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