Salute: Caos Stamina, Vannoni non consegna protocollo. Ennesimi ritardi e cura Stamina sempre più lontana

Il Metodo Stamina del dott. ( in lettere) Davide Vannoni, diventato un vero e proprio caso (nonché caos) italiano, balzato agli onori delle cronache grazie alla trasmissione Le Iene di Italia 1, è anc

Stamina: una parola entrata dalla porta principale nel vocabolario degli italiani, cioè direttamente dalla Tv e dal mondo dello spettacolo. Un caso mediatico prima che medico-scientifico. Come previsto dal Decreto Ministeriale del 18 giugno, firmato dal ministro della Salute Lorenzin, ora tutto dovrebbe essere pronto per l'inizio di una seria sperimentazione scientifica: nominato, da parte del Ministero, il Comitato scientifico che dirigerà la sperimentazione, il governo attende risposte dal dott. Vannoni.

Il presidente di Stamina Foundation, però, incappa in un altro ritardo: dopo che ieri, 1 luglio, non sono state consegnate le modalità di preparazione dei medicinali a base di cellule staminali mesenchimali, facendo slittare probabilmente l'inizio della sperimentazione a settembre, oggi, il ministero, non ha ricevuto neanche il protocollo che descrive la metodica applicative della cura stamina, poiché, ha spiegato Vannoni: “il Ministero ha chiesto di standardizzare la metodica, cioè di semplificarla, e stiamo procedendo”. Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Agenzia italiana del farmaco e Centro nazionale trapianti e, tutti gli italiani, restano quindi in standby.

L'Italia, all'avanguardia con Angelo Veronesi nella ricerca per sconfiggere la Sla con cellule staminali, ricerca che solo pochi giorni fa ha registrato importanti passi avanti sui pazienti sottoposti al primo trapianto al mondo di cellule stamianli cerebrali, spera e confida, oltre che nella cura, anche nella serietà del metodo stamina e di chi se nè è fatto portavoce