Steven Spielberg, lavora ad American Sniper ed incontra gli studenti dell’Università di Southern California
Cinema / News - 14 June 2013 10:50
L’atmosfera ad Hollywood è grigia per i registi: Spielberg e Lucas si preoccupano per una futura implosione dell'industria cinematografica. E Soderbergh reputa “orribile il modo in cui i soldi decid
Steven Spielberg ha incontrato gli studenti dell’Università di Southern California in occasione dell’inaugurazione del “Media Center” dell’ateneo e si è espresso severamente nei riguardi del cinema di Hollywood. Prevede tempi bui. Un'implosione ed una frammentazione dell’industria con lungometraggi di maggiore successo capaci di rimanere nelle sale anche un anno di seguito a prezzi dei biglietti assai elevati. “È sufficiente che una mezza dozzina di film da duecentocinquanta milioni di dollari l’uno facciano flop in veloce successione ed avremo un’implosione”, ha spiegato ai ragazzi affiancato dall'amico e concorrente George Lucas che annuiva.
L'inquietudine che attanaglia diversi registi hollywoodiani (tra cui anche Steven Soderbergh che al magazine New York ha definito orribile la maniera in cui il denaro stabilisce cosa si vedrà nelle sale) risiede nella convinzione che l'industria cinematografica risulti destinata a concedere sempre minore spazio a registi e film di qualità, spingendoli verso i media digitali. L'atmosfera è invero molto pesante.
Intanto Spielberg sta lavorando ad un film attualmente in pre-produzione. Scritto da Jason Dean Hall, uscirà nel 2015 col titolo di “American Sniper”. Nel cast attoriale come protagonista c'è il talentuoso Bradley Cooper, che figura anche tra i produttori della pellicola insieme ad Andrew Lazar e a Peter Morgan. Interpreterà la parte del navy SAIL Chris Kyle, un infallibile cecchino che racconta la sua carriera militare in cui ha tolto la vita ad oltre centocinquanta persone. Costui è realmente esistito (è deceduto lo scorso 2 febbraio) e la pellicola si basa sul libro che contiene la sua autobiografia narrando un'esistenza difficile, per ironia della sorte terminata in un poligono di tiro: a Rough Creek Lodge, Texas, Chris Kyle è stato colpito da un giovane ex-marine, il venticinquenne Eddie Routh, che, secondo la stampa locale, soffrirebbe di PTSD, la sindrome post-traumatica che affligge tanti militari.
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