Pippo Baudo e i talent show: due mondi che non si incontrano
Tv / News - 05 May 2013 15:09
Il Re della tv italiana se la prende con i talent show che illudono i giovani alimentando false speranza
Pippo Baudo spara a zero sui reality show e la tv che ogni anno sforna cantanti, attori e ballerini e cuochi provetti come fossero dei "prodotti industriali".
\r\nOspite al Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, Pippo Baudo, colui che a "creato" la tv italina insieme a Mike Buongiorno, è stato invitati ad esprimere un suo personale giudizio sulla tv moderna. E a tale proposito il presentatore ha le idee ben chiare: "Negli ultimi tempi con i talenti stiamo esagerando", ha spiegato Baudo, e prosegue dicendo: "Un talento, in quanto tale, deve durare almeno cinque o sei anni, questi si spengono domani mattina. E soprattutto si creano illusioni nelle famiglie. Questo gioco di talenti è perverso per rovinare intere famiglie, che si svenano per i figli. Inoltre, siamo un Paese piccolo, non si possono sfornare centinaia di talenti". Il conduttore è indignato soprattutto contro quei telent scout che vendono false ed effimere illusioni di un facile successo, e secondo lui la televisione italiana sta creando troppi talenti che però si rivelano poco duraturi. Coinvolte sono inoltre anche le famiglie di chi partecipa a queste trasmissioni: "numerose famiglie si svenano per i figli".
\r\nCerto è che la carriera televisiva di Pippo Baudo è lunga proprio come la storia del piccolo schermo italiana, costellata da trasmissioni di successo e programmi creati da lui e che sono durati anni, lanciando altri presentatori, ballerini e cantanti che sono diventati delle celebrità. Tutti i suoi primi 25 di tv Pippo Baudo li ha raccontati nel libro "Un anno in...sieme", scritto nel 1984 insieme a Giorgio Cajati, un testo dove gli hobbies, le curiosità, le ricerche, i viaggi di Pippo Baudo sono presentati in modo che il lettore possa farli suoi e utilizzarli per tutta la vita.
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