Tom Cruise nel fantascientifico limbo di 'Oblivion'

Cinema / News - 05 April 2013 12:19

Dall'11 aprile nelle sale il film firmato dallo statunitense Joseph Kosinski

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Film Joy Ride - video

Esce al cinema giovedì 11 aprile "Oblivion", pellicola che mescola azione, fantascienza ed avventura segnando il ritorno sugli schermi di Tom Cruise con un ensemble d'eccezione comprendente i talenti di Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough. Ed ancora il danese Nikolaj Coster-Waldau, Zoë Bell nel ruolo di Kara e Melissa Leo in quello di Sally.


Il film, diretto, prodotto ed in parte scritto dal regista americano Joseph Kosinski, presenta scenari apocalittici narrando la vicenda del meccanico di droni Jack Harper (Tom Cruise), che vive in una supermoderna torre svettante a un miglio d'altezza dal suolo e, ad un tratto, si trova a vedersela con una storia d'amore e salvezza di proporzioni sovrumane. L'arrivo di un'affascinante straniera espulsa da una sorta di sarcofago da una navicella spaziale in difficoltà innesca una catena di eventi che lo obbliga a mettere in dubbio tutto ciò che sa, risvegliando una serie di domande senza risposta e ponendo il destino dell'umanità intera nelle sue mani.

Tom Cruise adora la fantascienza, poiché è una materia che consente d'ideare e concretizzare sofisticatissime tecnologie come quelle presenti nelle scene di "Oblivion". Per costruire le immagini necessarie al film le riprese si sono svolte dal 12 marzo al 14 luglio 2012 negli USA, tra California e Louisiana, ed anche in Islanda, a Reykjavik. Il budget è stato di centoventi milioni di dollari. La pellicola, distribuita dalla Universal, è il secondo lungometraggio del regista Kosinski che nel 2010 ha già diretto "Tron Legacy" e sta attualmente lavorando ad un suo sequel la cui uscita è prevista l'anno venturo. Oltre all'amore per il cinema, Joseph Kosinski ne nutre uno enorme per l'archittettura; infatti si è laureato negli anni Novanta alla Columbia Graduate School of Architecture, Planning and Preservation. Poi ha cominiciato a lavorare a piccoli corti in grafica computerizzata ed è stato notato da David Fincher che lo ha convinto a trasferirsi a Los Angeles e lo ha messo a capo della Anonymous Content.

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