Ethan Hawke scrittore maledetto in Sinister, favola nera che mette i brividi
Cinema / News - 07 March 2013 11:58
A 42 anni e, con oltre 30 film alle spalle, l'attore statunitense si cimenta in un horror mozzafiato
Il titolo “Sinister”, in inglese come in italiano, vuol dire sinistro, bieco, funesto e ben si addice al nuovo film interpretato da Ethan Hawke per la regia di Scott Derrickson. Un horror che presenta crimini ed elementi di suspance tipici del genere thriller. Una pellicola ad alta tensione distribuita in Italia dal 14 marzo e vietata, data la presenza d'immagini violente e terrore, ai minori di 18 anni (nel Regno Unito la visione ne è stata proibita fino ai 15 anni di età).
La vicenda vede uno scrittore di cronaca nera, diventato famoso dieci anni prima tramite un libro assai riuscito ed oramai caduto nell'anonimato, alla ricerca di idee vincenti per riconquistare i lettori. Ellison Oswalt - così si chiama il protagonista impersonato da Hawke - decide di trasferirsi in Pennsylvania con la coniuge Tracy (Juliet Rylance) ed i due figli per ritrovare l'ispirazione in una casa che, tempo addietro, è stata teatro di un'orribile quanto irrisolta mattanza: l'impiccaggione di quattro persone e la scomparsa di una bambina. La sua ambizione, la noia, il gusto per la sfida lo condurranno ad esperienze macabre ed inattese, apparentemente in bilico tra forze soprannaturali e follia.
Il texano Ethan Hawke, già veterano della recitazione, si cimenta con piacere in un ruolo che ricorda - nemmeno tanto alla lontana - il personaggio di Jack Nicholson in “Shinig” e quello di Johnny Depp in “Secret Window”. Anche lui nella vita reale ama scrivere. Non molti sanno che è romanziere e che ha al suo attivo due testi editi: “Amore giovane” (“The Hottest State”, 1996) e "Mercoledì delle Ceneri” (“Ash Wednesday”, 2002). Con il regista Derrickson, studioso di teologia ed appassionato d'occulto, hanno discusso a lungo del tema della paura e di come vada veicolato in modo empatico allo spettatore. Bisogna tenere il pubblico sempre sul filo del rasoio se si vuole ottenere un buon film del terrore e mescolare con sapienza panico ed elementi umoristici.
© Riproduzione riservata