Freddie Mercury, non basta un ologramma per farlo esibire

Daily / News - 11 May 2012 15:17

La rivoluzione digitale può ampliare l’offerta del canali televisivi, può creare degli avatar che grazie al 3D sembra sbuchino dallo schermo

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Film Ghosted - video

La rivoluzione digitale può ampliare l’offerta del canali televisivi, può creare degli avatar che grazie al 3D sembra sbuchino dallo schermo. Ora è anche capace di riportare in vita i defunti: Freddie Mercury apparirà durante il musical We Will Rock You, che si basa sulla musica della band, in occasione del decimo anniversario dello show a Londra, il 14 maggio prossimo. Il chitarrista Brian May ha detto alla BBC News che il pubblico uscirà dicendo: “Abbiamo realmente visto Freddie?”. La stessa apparizione del rapper Tupac Shakur al Coachella Festival in California il mese scorso ha spianato la strada, tanto che risultano in lizza Elvis Presley e Michael Jackson.

Mercury – per assurdo – è l’artista che meglio si poteva prestare a questa operazione. Solo lui creò quella commistione di coraggio e nostalgia che tanto hanno segnato la sua fortuna: il video di Living on My Own (1985) fu girato durante la festa per il trentanovesimo compleanno, in un locale di Monaco arredato secondo il personale stile del cantante, gli inviati erano in maschera  - con tema il bianco e il nero – il che esprime la sua visione, irruente e al contempo familiare. “Mi sento così solo / Le cose dovranno migliorare in futuro / A volte sento che nessuno mi avvisa / Trovo la mia testa sempre fra le nuvole in un mondo di sogni / Non è facile vivere da solo” cita la canzone. In tutto ciò, i Queen hanno venduto circa 41 milioni di album negli Stati Uniti, circa metà dei quali distribuiti dal giorno della morte di Mercury.

Ancora non è dato sapere se un ologramma potrà recitare in un film, e se sostituirà il make up. Michelle Williams interpreta Marilyn Monroe nel film My Week con Marilyn (2012): ma non è Marilyn. In Sim0ne, Al Pacino creava un ologramma di un’attrice che poi diventava più famosa di lui: rivisto oggi, il film appare ancora troppo avveniristico. Con buona pace di chi sperava rivedere Greta Garbo in un reality show.


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