Festival della Felicità, tra Roberto Benigni e Kathleen Kennedy

Comics / News - 29 May 2011 10:07

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Festival della Felicità, tra Roberto Benigni e Kathleen Kennedy. Si conclude oggi ad Urbino il primo Festival della Felicità. Da Epicuro con la sua Lettera sulla felicità, al Bil, il benessere interno lordo, il concetto di felicità è evoluto nei millenni. Era i Presidente Robert Kennedy che diceva “il PIL misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta” (siamo nel marzo 1968, all’Università del Kansas). Se il benessere di una società è uno stato svincolato, almeno in parte, dalla sua quantificazione monetaria, solo progettando il futuro si riesce a instaurare un’ipotesi di felicità.

Nelle otto giornate di Festival si sono alternati incontri, dibattiti, talk show, spettacoli, presentazioni di libri, ai quali hanno partecipato oltre 50 prestigiosi esponenti della cultura, dell’economia, dell’imprenditoria, della politica, della editoria, del giornalismo, della filosofia, della scienza e della tecnologia e della religione.

Ieri sera Roberto Benigni ha proposto al pubblico uno show semi-politico: “Non è che mi puoi mandare uno, Barack, che aggiusta il suono perché in Italia c’è una dittatura dei fonici di sinistra”. Dice che se Pisapia vincerà le comunali milanesi non sarà incisivo per la Nazione, anche se la felicità durerà 5 anni. Poi torna al tema del festival, attraverso Dante Alighieri nell’Inferno: la storia è quella del conte Ugolino, che rinchiuso nella Muda assieme al figlio e ai nipoti, morì di fame con loro. È solo attraverso la sofferenza che si arriva alla felicità.

Kathleen Hartington Kennedy ha poi parlato dell’attualità del messaggio del padre Robert: “Per questo ci sono festival come questi, per questo il presidente francese Nicolas Sarkozy sta sviluppando una nuova visione del Pil, per questo la Cina si concentra su aspetti che non contemplano solo la crescita economica ma anche la ricerca di una felicità più sensata''.

In questi giorni si sono poi alternati Sergio Rizzo, Ivo Monteforte, Edoardo Camurri, Mauro Corona, Andrea de Carlo, l’economista Alan Krueger e il Presidente della Camera Gianfranco Fini, Gianna Nannini, Carlo Petrini, Vauro, e Maria Luisa Busi.

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