Lip Service - Lesbiche a Glasgow
Tv / News - 15 April 2011 21:00
Con Frankie di ritorno a Glasgow per Cat, la sua ex, c'è aria di maretta. Ma se il suo ritorno spiazzerà tutti, d'altro canto le sorprese per il futuro non mancano.
In prima visione assoluta in Italia a partire dal 15 aprile 2011 ogni venerdì alle 22.45 su FoxLife
La trama segue le vicende di un gruppo di giovani ragazze lesbiche di Glasgow: Frankie (Ruta Gedmintas), di professione fotografa, Cat (Laura Fraser) ex amante di Frankie, di cui però è ancora innamorata e Tess (Fiona Button) amica e coinquilina di Cat.
Un sondaggio effettuato in Inghilterra ha rivelato che l'1,5% della popolazione è gay. Ben lontano dal 10% che era la cifra ai quali i rumors millantavano e che, probabilmente, è anche quello che ha spinto le aziende che hanno proposto il sondaggio a farlo. Scelte di marketing.
Bisogna rassegnarsi all'evidenza: quell'1,5% è tutto a Glasow. Perché salvo un paio di etero marginalizzati completamente che frequentano il gruppo di Frankie - di cui uno ha una cotta prevedibile per Tess - il resto della popolazione di quella città, se non è lesbica è sicuramente bi-courious. C'è da pensare addirittura che non ci si siano proprio gli uomini a Glasgow. Frankie che più che il dono del radar ha un naso degno di un segugio da tartufi trova occasione di fornicare ovunque. Prima puntata: la modella a cui sta facendo il servizio fotografico? Gay, la donna che grida in bagno? Gay, e che dire della donna dell'agenzia funebre che si lascia "corteggiare" con tanto di spettatore con cartellino all'alluce?. Tutte tra l'altro sono bellissime e sembrano appena uscite dalla settimana della moda ma, in fondo è sempre tv e quindi ce lo si aspetta.
In ogni modo lo show voleva essere spiritoso scioccante e divertente ma fallisce in tutti i fronti. Sia per la trama che nei dialoghi è totalmente insipido e pieno di cliché. Mostrare per forza, invece, non significa sconvolgere il pubblico, ma solo confonderlo e quindi vedere donne che fanno sesso continuamente non di certo contribuirà a diminuire l'omofobia. L'idea era di rendere il lesbismo normale ma non credo che ci riusciranno visto che le poche parole che non sono singulti sembrano voler gridare:"sono gay! E tutto quello che faccio gira intorno alla mia omosessualità"
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