Recensione film Mia moglie per finta: Jennifer Aniston nell\'ennesima trama di evasione
Jennifer Aniston torna in una commedia anti-crisi

In quest’ultimo anno le risate sono un palliativo contro i problemi imperanti, con una fase storica in preda alla crisi e ai dubbi sul futuro. Jennifer Aniston – Rachel di Friends – ne è quasi l’emblema, avendo recitato in quasi 15 commedie negli ultimi 10 anni. L’ultima era Due cuori e una provetta (The Switch, 2010), quando opta per l’inseminazione artificiale ma sceglie il donatore sbagliato; precedette Il cacciatore di ex (The Bounty Hunter, 2010), quando in libertà vigilata è inseguita dall’ex marito, e La verità è che non gli piaci abbastanza (He\'s Just Not That into You, 2009) tra amori e abbandoni.
La trama di Mia moglie per finta è quella di un chirurgo-playboy incallito che per convincere la sua nuova conquista delle propria lealtà, è costretto a presentarle la ex-moglie. Il problema è che lui ne è sprovvisto: così convince la collega Katherine a fingersi tale. La collega è appunto la Aniston. Da qui, intuire il finale – addirittura alle Hawaii - è ormai semplice.
Proprio su questa semplicità ci appuntiamo: il pubblico ormai scaltro sa benissimo come si concluderanno le commedie, quindi a nulla vale spendere i soldi per il biglietto, se il fine è lasciarsi trascinare da una trama innovativa. Il motivo principale della visione è proprio quello di evadere, lasciarsi trasportare in due ore di risate e situazioni assurde, come raramente se ne vedono nelle commedie italiane (a parte Nessuno mi può giudicare con la finta escort Paola Cortellesi). E proprio l’evasione è ciò cui punta questo umorismo, ogni volta comunque variabile grazie a delle trovate nella sostituzione dei personaggi: la Aniston, finora al centro della sceneggiatura con sensualità e ironia, qui è un’occhialuta collega che funge quasi da spalla. Per poi mostrarsi la vera protagonista del film. E Adam Sandler è quasi fuori ruolo nella parte del playboy, troppo identiche sono le sue ultime interpretazioni, basti pensare che con il regista Dennis Dugan ha lavorato a 4 film negli ultimi anni: Io vi dichiaro marito e... marito (I Now Pronounce You Chuck and Larry, 2007), Zohan - Tutte le donne vengono al pettine (You Don\'t Mess with the Zohan, 2008) e Un weekend da bamboccioni (Grown Ups, 2010).
Il film in Usa nel primo weekend di programmazione (11 febbraio) ha incassato 31 milioni di dollari: niente aspettative quindi, da Mia moglie per finta, ma solo lancette dell’orologio che scorrono con risate.
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