27 Tff - La Bocca Del Lupo/Bellocchio: Finale Con Le Scintille
Cinema / News - 22 November 2009 10:03
D'altronde a scaldare l'atmosfera ci aveva già pensato nel pomeriggio il regista di "Vincere", Marco Bellocchio, presente al TFF per presentare il film sulla vita di Giuseppe Verdi girato da Carmine Gallone nel 1938. Dopo aver introdotto la natura melodrammatica dell'opera e averne spiegato le differenze con la versione a colori del 1953, Bellocchio prende spunto dall'elemento del matrimonio, presente nel film, per parlare poi della figura donna, fino ad arrivare a fotografare la situazione generale, di allora e di oggi.
"L'idea del matrimonio, dello sposarsi, costituiva la variante di una vita. Tutto questo oggi non esiste più" dice il regista; "esiste però in Italia, oggi, la viltà della classe politica, nella paura di perdere l'appoggio della Chiesa e di non voler compiere gesti come il riconoscere le coppie di fatto [...] Ormai nel nostro Paese c'è come un'assuefazione a questa viltà, alla vergogna. All'estero c'è uno stupore, una capacità critica e di riflessione che qui manca".
Bellocchio analizza poi alcuni passaggi del cinema di propaganda, in relazione anche ad alcune domande sul suo "Vincere", dicendo che "noi siamo nati in una cultura del messaggio, dove siamo condizionati dalle ideologie, dai preconcetti; anche se poi un film di propaganda non è detto che sia brutto. Pensiamo ai film di Genina, di Rossellini, di Olmi. Io personalmente parto a fare un film solo quando mi appaiono delle immagini, non certo per mandare un messaggio. Tanto sono convinto che se deve arrivare, il messaggio arriva anche meglio con le sole immagini".
E a conclusione di questo intervento, ci scappa anche la frecciatina sull'incontro mancato nella mattinata con il papa Benedetto XVI, che ha invitato molti rappresentanti del mondo dello spettacolo italiano, tra i quali anche Bellocchio, riuniti nella stupenda cornice della Cappella Sistina. Il regista giustifica la sua assenza ricordando il finale di un film, "L'ora di religione", dicendo: "Fino a questa mattina ero convinto di andare a questo incontro; poi ho pensato, ma se non ci è andato il personaggio del film, perchè devo andarci io!". Prosegue poi esprimendosi su questioni come il crocefisso, l'aborto, infervorandosi un po'("Bisogna recuperare il significato di certe convinzioni"), e da qui la decisione di non andare all'incontro col pontefice e altri rappresentanti ecclesiastici.
Insomma, un finale non privo di fuochi d'artificio!
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