Venezia 76, Meryl Streep diva tra le dive in concorso con The Laundromat
Cinema / Intervista - 02 September 2019 08:00
Dal libro inchiesta di Jake Bernstein, distribuito da Netflix.
Cast imponente, tematica scottante con
lo scandalo dei Panama Papers scoppiato nel 2016. The Laundromat è
il nuovo film di Steven Soderbergh in concorso a Venezia 76. Il film
è piaciuto molto al pubblico del Lido.
Meryl Streep è accolta con caloroso tripudio ovunque. Un'autentica istituzione, a Hollywood
come nel resto del mondo, che impreziosisce il Festival.
L'attrice desiderava da tempo lavorare con Soderbergh. Il connubio tra narrazione brillante e tematica spinosa poteva riuscire solo a lui o a... Bertold Brecht, ironizza entusiasta. Il cuore del film sta nella motivazione e il lutto, come nel caso del personaggio interpretato, è un potente motivatore: "Tutti noi dipendiamo da queste persone per la nostra salvezza, persone che non si fermano davanti a nulla pur di scoprire la verità. Il film è divertente, ma molto importante", ribadisce Streep.
Gary Oldman, fascino senza tempo
Steven Soderbergh chiarisce quelle che erano le intenzioni centrate, visto l'accoglienza del pubblico: non una storia didascalica, ma una commedia nera che potesse risultare efficace e rimanere nella testa dello spettatore. Di ispirazione funziona il cinema a cavallo tra gli Anni Sessanta e Settanta, una stagione caratterizzata da straordinaria libertà creativa che ha prodotto grandi film, chiarisce. D'altra parte, Soderbergh è grato al progresso tecnologico che finalmente restituisce il totale controllo e la velocità del proprio lavoro: “Non amo perdere tempo, lavoro bene in tempi veloci perchè amo la spontaneità”.
Gary Oldman non teme il tempo, affascinante oggi come ieri. Nel ruolo di Jurgen Mossack ha trovato la dimensione del personaggio senza cercare di duplicare una versione verosimile: “C'era già tutto nello script che, per noi attori, è una sorta di mappamondo. Anche l'umorismo era già insito nella sceneggiatura”. In merito a piattaforme di streaming come Netflix, l'attore non nutre dubbi in merito, aiutano a distribuire i film tra il grande pubblico. The Laundromat, aggiunge Oldman, è un prodotto serio e mi auguro che venga visto in massa.
Al Lido è presente anche Jake Bernstein, giornalista Premio Pulitzer, autore di Secrecy World, il libro inchiesta su cui è basato il film. Bernstein applaude il lavoro fantastico di Soderbergh e del suo cast: “E' giusto tenere alta l'attenzione sul sistema finanziario sotterraneo venuto a galla con lo scandalo dei Panama Papers in modo da aumentare la consapevolezza dei cittadini”.
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